L’Unione Europea, con il Regolamento (UE) 2023/1115, è stata chiara: nessun prodotto legato alla deforestazione potrà più essere commercializzato nel mercato europeo. L’obiettivo è ambizioso: proteggere le foreste, combattere il cambiamento climatico e fermare un processo che, dal 1990, ha cancellato 420 milioni di ettari di boschi nel mondo. Una perdita che non è solo […]
“I fondi europei erogati dal 1999 a oggi non hanno prodotto sostanziali cambiamenti nei tassi di occupazione a dimostrazione della blanda incidenza sul contesto socio economico regionale”. Cosi’ Gero La Rocca, presidente dei Giovani imprenditori siciliani di Confindustria, in occasione
dell’audizione in Commissione Ue all’Ars di cui è presidente Giuseppe Compagnone.
“Le politiche strutturali, finanziate con le risorse europee – ha detto La Rocca – hanno inciso marginalmente sulla struttura produttiva, privilegiando, di contro, una strategia ‘diffusiva’ degli effetti di reddito e di spesa piuttosto che di trasformazione radicale del contesto socio-economico regionale. E’ evidente che, come ci raccontiamo sempre, c’e’ qualcosa che non va. E questo qualcosa va ricercato nella capacita’ di programmazione e di gestione delle risorse comunitarie”. Per i Giovani imprenditori “anche i bandi che sono partiti stanno mettendo, in molti casi, le aziende in difficolta’”. “Succede infatti che le imprese cui e’ stato approvato il progetto di investimento e che hanno anche fatto richiesta di anticipazione del contributo alla Regione pagando la fidejussione, si ritrovino, dopo mesi, ad aspettare di vedersi svincolate le somme – ha aggiunto – Un’ulteriore prova che tempi della burocrazia e tempi delle imprese continuano ad essere drammaticamente disallineati”.
“Sarebbe auspicabile – ha concluso La Rocca – fare una maggiore attenzione ai criteri individuati per la selezione dei progetti, cosi’ da premiare quelli che effettivamente hanno la potenzialita’ di incidere sul tessuto economico e sui livelli occupazionali in vista anche della connessione della Sicilia con gli scenari economici nazionali e internazionali”.