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Gli artigiani siciliani incassano la cassa integrazione grazie a Fsba, il fondo di solidarietà bilaterale dell’artigianato. Sono già stati bonificati nei conti correnti dei dipendenti di imprese artigiane ben 19.916 assegni per un totale di 9 milioni e 600 mila euro.
Un successo, un motivo di orgoglio per il fondo istituito da Cgil, Cisl e Uil e Cna Confartigianato, Casartigiani e Claai.
“Siamo riusciti a portare a termine una operazione enorme avendo a disposizione una struttura potenziata con il contributo di risorse umane messe a disposizione dalle organizzazione sindacali e datoriali. Con una buona organizzazione abbiamo evaso tutte le pratiche, riuscendo così a dare una boccata di ossigeno agli artigiani siciliani che ne hanno fatto richiesta. Viene premiata la tradizionale solidarietà artigiana e la capacità e l’efficienza che abbiamo saputo mettere in campo, recuperando i ritardi determinati da una presunta incertezza applicativa delle norme di legge dovuta a pratiche di disinformazione”. È quanto affermano i vertici siciliani delle organizzazioni sindacali e datoriali del settore a proposito della cassa integrazione artigiani.
Le somme sono state accreditate nei conti correnti indicati in fase di richiesta. In questi mesi di emergenza coronavirus, il numero delle aziende artigiane che hanno fatto domanda è triplicato. “Prima della pandemia erano meno di tremila le aziende che versavano i contributi al fondo, eppure adesso stiamo erogando l’assegno ai lavoratori di più di novemila imprese, che hanno fatto domanda di cassa integrazione. Siamo riusciti – dicono i vertici delle sigle di Fsba – a coprire la cassa integrazione di marzo quasi esclusivamente con le risorse che nel tempo erano state messe da parte con i contributi di legge versati dalle aziende artigiane iscritte alla bilateralità. Adesso con i contributi (anche se rateizzati) delle nuove aziende iscritte e con le risorse stanziate nel nuovo decreto, saremo nelle condizioni di assicurare anche l’assegno dei mesi di aprile e di maggio”.