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L’ultima legge di bilancio approvata dal governo stanzia in totale 560 milioni per misure a favore di imprese e startup, dalla proroga del credito d’imposta per ricerca e sviluppo, innovazione e design a tutto il 2022 all’istituzione di un Fondo a sostegno dell’imprenditoria femminile. Qui le principali agevolazioni presenti nella manovra.
Fondi e bonus startup
Una delle prime novità riguarda l’aumento delle aliquote e dei massimali per il credito d’imposta: per quello di ricerca e sviluppo l’aliquota passa dal 12% al 20% e il massimale da 3 a 4 milioni, per quello di innovazione tecnologica la prima sale dal 6% al 10% e il secondo da 1,5 a 2 milioni di euro, per quello di innovazione tecnologica 4.0 e transizione ecologica i parametri salgono rispettivamente dal 10% al 15% e da 1,5 a 2 milioni di euro. Infine il credito di design e ideazione estetica raggiunge un’aliquota del 10% (dal 6%) e un massimale di 2 milioni di euro (da 1,5 milioni).
La legge di bilancio contiene inoltre una proroga al 31 dicembre 2022 del credito per gli investimenti nelle attività di ricerca e sviluppo nel Mezzogiorno. Le aliquote previste per le regioni del Sud aumentano del 45% per le piccole imprese, del 35% per le medie e del 25% per le grandi. Prorogato al 2022 anche il credito d’imposta Formazione 4.0 che comprenderà anche i costi di esercizio relativi a formatori e partecipanti, le spese di viaggio, i materiali e le forniture. Stessa cosa vale per quello per beni strumentali nuovi (Transizione 4.0), di cui potranno usufruire le imprese che effettueranno gli acquisti entro la fine del 2022 con consegna entro il 30 giugno 2023.
Altra misura messa a punto dal governo è l’istituzione di due fondi, uno a sostegno dell’imprenditoria femminile e l’altro delle piccole medie imprese creative, entrambi con una dotazione di 20 milioni di euro per il 2021 e altrettanti per il 2022. L’obiettivo del primo è quello di aiutare l’avvio di attività e programmi di formazione e diffusione della cultura imprenditoriale tra la popolazione femminile. Scopo del secondo è invece quello di promuovere lo sviluppo di imprese nel settore nonché la collaborazione con università ed enti di ricerca. Diverse le modalità di accesso ai due fondi, da finanziamenti a fondo perduto e tasso zero fino a voucher per attività di marketing e di comunicazione.
La legge di bilancio stanzia inoltre 370 milioni per finanziare i beni strumentali nuovi acquistati dalle imprese (attrezzature, impianti, macchinari) e amplia l’ambito di intervento di Garanzia Italia per aiutare le imprese più danneggiate dall’emergenza sanitaria. Queste potranno così rinegoziare/consolidare indebitamenti esistenti grazie ad un finanziamento che prevede l’erogazione di credito aggiuntivo pari ad almeno il 25% dell’importo del finanziamento oggetto di rinegoziazione. (tratto da Backtowork)