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Prima dell’avvio di una nuova startup, un aspetto la cui è importanza può essere spesso sottovalutata è la scelta del nome o naming. Il nome di una startup è un biglietto da visita prezioso per un’azienda: identifica la sua filosofia, i suoi valori e descrive agli utenti il tipo di prodotto o servizio offerti. La scelta è, dunque, vitale per il business futuro. Quella del brand naming è una fase molto delicata che influisce tantissimo sul futuro dell’azienda: un nome sbagliato può portare all’esclusione della stessa dal posizionamento nel mercato di riferimento o, anche, causare lunghe e deleterie battaglie legali.
Startup: scegliere un nome accattivante
Il nome giusto deve essere potente, accattivante, facile da ricordare, chiaro e possibilmente breve. È facile, soprattutto nella fase iniziale, cadere nel gioco delle emozioni, farsi prendere da un nome che, magari, si ha in testa da tanto tempo o scegliere il proprio nome: tutto questo è da evitare. Bisogna impiegare tanto tempo e studio prima di decidere quale sarà il nome perfetto per l’azienda.
Il nome è il messaggio
Gli aspetti da tenere in considerazione nel corso di questa fase sono tanti, motivo per cui tenere a mente una serie di consigli può aiutare a fare la scelta più corretta.
Innanzitutto è consigliabile, specialmente per le startup e per i servizi online, scegliere un dominio internet e controllare bene che non sia già stato acquistato: si può avere un nome accattivante, ma senza dominio è difficile posizionarsi. Utilizzare se possibile l’estensione .com, attraverso cui è più facile scalare anche all’estero.
Non farsi ingabbiare dal nome. Scegliere un nome che descriva il servizio offerto dalla nostra azienda può essere controproducente, specialmente se il nome scelto è trend in quel momento. Le mode passano e si rischia di rimanere con un nome che non funziona più nel lungo periodo. L’azienda, inoltre, potrebbe fare pivot cambiando radicalmente mission: in questo caso il nome sarebbe obsoleto e creerebbe confusione negli utenti. È bene concentrarsi sul messaggio che si vuole lanciare, sulla filosofia dell’azienda.
È importante che il nome scelto per la startup non sia un marchio già registrato: esistono varie banche dati gratuite che è possibile consultare in questa fase.
Attenzione alle trappole
Cercare di scegliere un nome che sia unico, in questo modo è più facile che il cliente si ricordi dell’azienda, non solo: ha maggiori possibilità di essere cliccato quando appare nei motori di ricerca, il che rappresenta anche un vantaggio sui competitor.
Bisogna stare attenti al significato delle parole. Quando si sceglie un nome è importante non sottovalutare la linguistica e la semiotica: i nomi possono avere un significato diverso in un’altra lingua o avere un significato psicologico. Per questo è consigliabile andare a cercare i vari significati di una parola tradotti nelle varie lingue straniere, specialmente se si ha intenzione di espandere il proprio business anche all’estero.
Conoscere la propria clientela, i suoi bisogni e le aspettative è un consiglio importante perché saranno loro a doversi ricordare dal brand. Basterà fare un piccolo sondaggio per avere le idee più chiare.
Generatori automatici di nomi
Il nome di un startup deve essere chiaro, semplice da scrivere e da pronunciare per evitare di sbagliare, creare confusione: un nome troppo complesso o ambiguo non sarà ricordato.
Online esistono vari siti che offrono come servizio un generatore automatico di nomi, come Namelix, Namesmith o Impossibility!. Tuttavia, se si vuole fare in autonomia e sfruttare la propria creatività è bene iniziare da una mappa mentale, munirsi poi di carta e penna e tirare fuori quante più idee possibili. (tratto da Backtowork24)