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San Lorenzo, notte di stelle, brindisi e buoni auspici. Per Cantine Colomba Bianca – che a Salemi durante l’evento “Calici di Stelle” ha registrato il tutto esaurito – un solo desiderio da esprimere davanti alle istituzioni siciliane e ai rappresentanti del comparto vitivinicolo:modificare il disciplinare della Igt Salemi (l’Indicazione geografica tipica introdotta nel 1992), per trasformarla in “cluster” (subcategoria) della Doc Sicilia, prendendo a modello il sistema francese, che in riferimento al “sistema di qualità” ha fatto scuola in tutto il mondo.
«Prima di tutto vorrei ringraziare coloro che ieri sera hanno partecipato al nostro evento – ha sottolineato durante il suo intervento al castello di Salemi Dino Taschetta, presidente della cooperativa trapanese che conta 6.800 ettari di vigneti, 2.480 soci e 6 cantine – dai musicisti Yasmine Brother alla pittrice Anna Avona, finendo con tutti i nostri ospiti: questa seconda edizione è stata un vero successo. Poi vorrei lanciare la nostra nuova sfida – ha continuato – La Sicilia è un continente viticolo il cui territorio è caratterizzato da una grande variabilità: ci sono terreni che hanno differenze enormi e che consentono di produrre vini totalmente diversi. Spesso diventa difficile riconoscere le caratteristiche di un vitigno, se coltivato in aree diverse, perché il terroir influenza fortemente i risultati del prodotto finale. La scelta di creare una grande Doc Sicilia è stata certamente una mossa intelligente: un primo passo verso la valorizzazione del vigneto Sicilia e di un brand che merita di essere esportato a livello internazionale. Adesso però è arrivato il momento di fare un passo avanti, per questo motivo è importante vedere e studiare cosa hanno fatto le aree che hanno grande esperienza in ambito viticolo».
Il sistema francese, istituito negli anni 30, prevede al vertice le AOC, affini alle nostre Doc, «ma all’interno di esse – continua Taschetta – esistono molteplici livelli, corrispondenti a micro-territori particolarmente vocati e con caratteristiche particolari che danno riconoscibilità e prestigio ai vini prodotti. Una scelta strategica è stata quella di permettere alle varie Doc presenti in Sicilia di far parte, comunque, di un unico grande “cappello” sotto il quale riunirsi tutti. Con le istituzioni delle aree geografiche aggiuntive, vorremmo delimitare le zone più piccole che storicamente e tradizionalmente offrono grandi vini, classificandole come se fossero dei Premier Cru o dei Grand Cru francesi. In questa direzione stiamo chiedendo al Consorzio di trasformare la Igt Salemi in una “Unità Geografica Aggiuntiva” della Doc Sicilia».
Con questo obiettivo Colomba Bianca si sta facendo promotrice di una raccolta di firme, coinvolgendo molteplici cantine del territorio trapanese, che hanno risposto con grande entusiasmo all’appello: «Vogliamo valorizzare e promuovere maggiormente questa terra – conclude Taschetta – lasciando traccia del nostro passaggio, del nostro impegno e della nostra passione. Si dice che ogni cosa nasce due volte, prima nella mente di qualcuno e dopo nella realtà. Oggi abbiamo iniziato un cammino che sta trasformando un sogno in realtà, per contribuire a creare maggiore ricchezza e valore per tutti».