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Si sposta a Termini Imerese (Pa) il tavolo ministeriale sullo stato di avanzamento del progetto di riqualificazione del polo industriale, dove Blutec, la società del gruppo Metec Stola, ha riaperto due anni fa l’ex fabbrica di Fca, nel Palermitano. All’incontro, in programma il 7 febbraio nello stabilimento di piazzale 1 Maggio, saranno presenti il vice ministro dello Sviluppo economico Teresa Bellanova, l’ad di Blutec Domenico Di Cursi, i rappresentanti di Fiom, Fim e Uilm e il governatore della Sicilia Nello Musumeci. Sono 120 su circa 700 gli ex operai di Fiat tornati al lavoro, da quando lo stabilimento ha riaperto, circa 570 i lavoratori ex Fiat in cig, così come 300 operai dell’indotto, una sessantina, invece, quelli rimasti senza paracadute sociale. Secondo quanto riferiscono i sindacati, a Termini Imerese è partita la fase propedeutica del progetto di trasformazione in veicoli elettrici dei Doblò, che Fca produce in Turchia.
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L’accordo sull’ex Fiat Termini Imerese non sarebbe ancora stato definito, ma se dovesse partire nei prossimi quattro anni, secondo fonti sindacali, potrebbe riguardare la trasformazione in elettrico di 8 mila veicoli. Ma non è tutto: si lavora anche ad un altro progetto, un prototipo per la trasformazione in elettrico dei motorini di Poste italiane.
“Dall’incontro di mercoledì prossimo – dice il segretario regionale della Fiom Roberto Mastrosimone – ci aspettiamo molto. Sono passati tre anni dalla sigla dell’accordo di programma quadro per Termini Imerese, questi progetti rappresentano un passo in avanti ma non basta. Ci sono 700 ex operai Fiat e circa 300 dell’indotto ai quali va data una risposta e assicurata la piena occupazione. Bene il Doblò elettrico, bene il progetto di Poste, ma la parole d’ordine deve essere la piena occupazione”.
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L’8 febbraio gli operai dell’ex Fiat Termini Imerese torneranno a riunirsi in assemblea. L’assise, convocata dai sindacati nell’aula consiliare del Comune di Termini Imerese e alla quale parteciperanno anche i rappresentanti delle segreterie nazionali di Fim, Fiom e Uilm, servirà a riferire loro quanto emerso nel corso del vertice con i rappresentanti del governi nazionale, regionale e della società, e fare il punto sullo stato di avanzamento del progetto di riqualificazione del polo industriale.