L’Unione Europea, con il Regolamento (UE) 2023/1115, è stata chiara: nessun prodotto legato alla deforestazione potrà più essere commercializzato nel mercato europeo. L’obiettivo è ambizioso: proteggere le foreste, combattere il cambiamento climatico e fermare un processo che, dal 1990, ha cancellato 420 milioni di ettari di boschi nel mondo. Una perdita che non è solo […]
«Quanto avvenuto a Bari è di una gravità estrema, ma problemi del genere rischiano di registrarsi anche a Messina». L’allarme è lanciato dall’Aiga, l’Associazione Nazionale Giovani Avvocati, attraverso le parole del presidente nazionale, l’avvocato messinese Alberto Vermiglio e del presidente provinciale avvocato Giuseppe Irrera, e riguarda soprattutto la struttura che ospita gli uffici del Giudice di Pace in via Malvizzi.
«A Bari – ricorda Vermiglio – abbiamo dovuto vedere container e tende fuori dal Palazzo di Giustizia e sarà quello il luogo dove verrà amministrata la giustizia in una delle più importanti città del sud Italia. È un problema per il governo, per noi professionisti e in genere per la società civile. Serve una soluzione rapida soprattutto se bisogna assicurare il funzionamento degli uffici giudiziari».
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Ma da Bari a Messina lo spartito non sembra cambiare. «A Messina – spiegano Vermiglio e Irrera – abbiamo una situazione del tutto speculare a quella di Bari, soprattutto con i locali presso i quali si svolgono le attività di udienza e cancelleria del Giudice di pace. Da molti anni ormai sono parzialmente inagibili senza che le Amministrazioni che si sono susseguite, o i Governi, abbiano preso di petto la questione. La nostra paura è che ci si ritrovi, tra poco, come a Bari, per strada senza avere la possibilità di dire di chi è la colpa».
I vertici nazionali e locali dei Giovani Avvocati puntano il dito su chi ancora non ha battuto i pugni. «Le istituzioni cittadine devono fare la voce grossa – sostengono Vermiglio e Irrera – perché l’indifferenza non aiuta nessuno».