L’aeroporto di Comiso torna al centro del dibattito pubblico. Politici, amministratori, sindacalisti e imprenditori, insieme ai vertici della società di gestione SAC, si sono incontrati per discutere il destino dello scalo ibleo, pochi giorni dopo la manifestazione organizzata dal comitato di difesa dell’aeroporto. L’obiettivo dichiarato è il rilancio, ma il percorso è ancora tutto da costruire.
Un segnale positivo arriva dalla compagnia Aeroitalia, che ha deciso di non abbandonare lo scalo, nonostante le incertezze emerse nei giorni precedenti. L’amministratore delegato di Aeroitalia, Gaetano Intrieri, ha confermato il proseguimento delle operazioni, ma rimane l’unico punto fermo in una vicenda ancora nebulosa. Per il resto, le discussioni si limitano a dichiarazioni programmatiche senza un vero e proprio piano operativo.
Sul fronte finanziario, i fondi ci sono, ma restano da chiarire le modalità di utilizzo. Tra le risorse disponibili si segnalano:
Ora la sfida è tradurre queste risorse in azioni concrete che favoriscano lo sviluppo dello scalo.
Maria Rita Schembari, sindaco di Comiso, ha lanciato alcune proposte durante l’incontro. La principale è quella di trasformare il fondo regionale da tre milioni in un finanziamento permanente o almeno decennale, seguendo il modello adottato per l’aeroporto di Trapani. Il paragone con Trapani è significativo: nei primi nove mesi del 2024, lo scalo trapanese ha registrato 883mila passeggeri, mentre Comiso si è fermato a 217mila.
Un’altra idea avanzata dal sindaco riguarda un possibile incremento della tassa di soggiorno di 50 centesimi, con i proventi destinati a incentivare le rotte aeree da e per l’aeroporto di Comiso.
La SAC, accusata di concentrare gli sforzi sullo scalo di Catania a discapito di Comiso, ha difeso il proprio operato. L’amministratore delegato Nico Torrisi ha sottolineato l’importanza dei fondi regionali, che saranno utilizzati attraverso un bando pubblico per attrarre nuove compagnie e aumentare il traffico passeggeri.
Una novità importante è la creazione di un tavolo permanente dei sindaci, che si occuperà di seguire da vicino le iniziative di rilancio e collaborare con la Regione Siciliana.
Nonostante le difficoltà, il confronto tra le parti ha generato segnali di speranza. “L’aeroporto ha un futuro che speriamo possa essere radioso, grazie non solo alle nostre scelte ma anche all’impegno delle istituzioni locali”, ha dichiarato Torrisi.
Ora, la vera sfida è trasformare queste dichiarazioni in azioni concrete. Solo il tempo dirà se Comiso potrà davvero rilanciarsi come un’infrastruttura strategica per la Sicilia sud-orientale o se rimarrà una promessa non mantenuta.