“I tempi per un intervento legislativo del Parlamento europeo per dei controlli sulla filiera agricola, che eviti anche i prezzi ingiustificati al produttore e al consumatore, sono maturi”. Lo ha detto il presidente della Commissione Sicurezza alimentare dell’Ue, Giovanni La Via (Ppe), a una manifestazione su Mediterraneo e Agricoltura a Catania col commissario Ue Phil Hogan. Per La Via, gli accordi “dell’Ue con Paesi terzi da un lato aprono nuovi mercati, ma dall’altra danno la possibilità di fare entrare da noi prodotti agricoli non europei”. Per fronteggiare questo, servono iniziative speciali, ha spiegato, come “l’istituzione avvenuta dell’Olio di Sicilia come Igp”. “Adesso – ha aggiunto – occorrerà anche ottenere una parità di trattamento nell’esportazione degli agrumi, come avviene per l’importazione”.
La Via ha lanciato la necessità di rivedere la norma sui succhi di arance rosse: “Sono realizzati anche con agrumi ‘biondi’ e poi colorati: per noi siciliani è inaccettabile. Si dovrà cambiare il regolamento e stabilire con chiarezza che i succhi di arancia rossa si potranno fare soltanto spremendo le arance rosse”.“I nostri agricoltori hanno bisogno di un’Europa che faccia l’Europa. Nell’Unione Europea non sempre le regole sono uguali per tutti – ha detto l’assessore regionale all’Agricoltura della Sicilia, Antonello Cracolici, presente a Catania per la conferenza su sviluppo e agricoltura nel Mediterraneo, promossa dal gruppo del Partito Popolare europeo -. Nel territorio comunitario troppo spesso vengono introdotti prodotti alimentari di cui poco o nulla si conosce, sulla provenienza e sulle garanzie di sicurezza e tracciabilità. Questo penalizza i produttori siciliani che su qualità e sicurezza alimentare non sono secondi a nessuno”.