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Serenate, canti di lavoro, canti di mare, ninne nanne, cunti del popolo siciliano, carnascialate. E’ stato un pomeriggio di grande musica. Ma è stato anche un pomeriggio di grande cultura. La nostra cultura fatta di suoni e canti e di ritmi che appartengono al nostro Dna. Protagonisti soprattutto i Cantori della tradizione di Galati Mamertino in un Auditorium Rai a Palermo stracolmo. Un’anteprima siciliana del progetto InKantu Acustico di Antonio Smiriglia che sarà presentato anche il 12 maggio a Milano con uno spettacolo nello Spazio teatro No’Homa Teresa Pomodoro.
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Un viaggio nella musica popolare siciliana, quello avviato da Antonio Smiriglia, che si avvale della collaborazione di un gruppo di musicisti impegnati da anni nello studio e nella ricerca nell’ambito della musica popolare siciliana: da Calogero Emanuele (mandolino, mandola e zampogna) a Sebastiano Montagna (chitarra), da Tanino Lazzaro (Fisarmonica) a Fabio Sodano (Flauto, ottavino, friscalettu), da Pino Garufi (Contrabbasso) a Michele Piccione (Chitarra battente, Zampogna a chiave, percussioni) .
Tutti musicisti che hanno maturato esperienze con diverse formazioni (Asteriskos G. Parisi, Taberna Mylaensis, Vinni vu Vinni, Discanto Siculo, I Mandolini dei Nebrodi, I Kunzertu, Rita Botto, Ambrogio Sparagna), oltre a esibizioni e collaborazioni con grandi artisti (Franco Battiato, Francesco De Gregori, Pino Daniele, Rino Gaetano, Banco del Mutuo Soccorso, Lucio Dalla, Eugenio Finardi) e con poeti e scrittori siciliani come Ignazio Buttitta e Vincenzo Consolo.
“Il programma – spiega Antonio Smiriglia – è frutto di ricerca, testimonianze dirette e rielaborazione del repertorio documentato da cultori, ricercatori e etnomusicologi siciliani (Giuseppe Pitré, Alberto Favara, Salomone Marino, Antonino Uccello) ma anche frutto della ricerca sul campo e testimonianze di interpreti delle tradizioni orali affidate a straordinarie voci popolari di cantori e cuntisti”.