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Il Tribunale di Siracusa, invece, con due distinte sentenze, rispettivamente del 18 e del 19 ottobre 2018, rese note in data odierna, ha nuovamente condannato l’INPS a rivalutare la posizione contributiva di due lavoratori, rispettivamente C.P. e G.C., accogliendo le tesi dell’Avv. Ezio Bonanni, sull’illegittimità dei provvedimenti di rigetto delle richieste di prepensionamento dei lavoratori esposti amianto del Polo Petrolchimico di Siracusa, e dei siti industriali del c.d. ‘triangolo della morte’ (Augusta-Melilli-Siracusa-Gela). L’Inps di Siracusa, sostiene l’Osservatorio nazionale amianto, ha rigettato e rigetta sistematicamente tutte le domande di riconoscimento di benefici amianto dei lavoratori esposti, e che avrebbero diritto al prepensionamento, anche in assenza di patologia conclamata, in forza dell’art. 13 co. 8 L. 257/92.
Le sentenze riguardano C.P., operaio dipendente di ditte dell’indotto del Petrolchimico: sin dall’01.05.1981, che è stato esposto ad amianto per 11 anni e 7 mesi. Il Tribunale di Siracusa con sentenza n. 962/2018 ha condannato l’INPS a rivalutare la sua posizione contributiva con il coefficiente 1,5. Il secondo caso è quello di G.C., che ha iniziato a lavorare presso società dell’indotto del Petrolchimico e anche presso la Raffineria di Sannazzaro de’ Burgondi (Pavia) dall’01.06.1978. Il giudice del Lavoro, Dott. Luca Gurrieri del Tribunale di Siracusa, con sentenza n. 960/2018 ha accertato che è stato esposto a concentrazioni superiori alle 100 ff/ll, nella media delle otto ore lavorative fino al 2002 (20 anni e 3 mesi). Entrambi potranno essere ora collocati in prepensionamento, il primo anticiperà la data di pensionamento di poco meno di 6 anni, il secondo anticiperà di 10 anni la data di pensionamento.
Queste sentenze seguono di poco la recente del Tribunale di Siracusa, sezione lavoro, n. 900/2018 (Giudice Dott. Favale, deposito in cancelleria 05.10.2018), relativa al caso di 10 lavoratori dell’ex Bellelli-SITECO, tra i quali Calogero Vicario (con esposizione superiore alle 100 ff/ll fino al 1999). Sono centinaia i lavoratori che l’Osservatorio Nazionale Amianto ha assistito e assiste dal 2008, anno in cui si è costituito in Sicilia, e l’attività prosegue, con l’assistenza anche dei familiari di coloro che purtroppo sono deceduti a causa di patologie asbesto correlate (mesotelioma, tumore del polmone, asbestosi, etc.) e decine le sentenze che hanno accolto le tesi del Presidente ONA, Avv. Bonanni sul diritto al prepensionamento.
L’Osservatorio Nazionale Amianto, che da tempo ha costituito uno sportello amianto presso il Comune di Priolo Gargallo, e presso la città di Siracusa, denuncia fin dal 2008, la violazione dei diritti delle vittime amianto e il mancato riconoscimento dei benefici contributivi, che preclude a molti lavoratori esposti di poter essere collocati in pensione. Da Lunedi 22 ottobre fino a giorno 26 dalle ore 8:00 alle ore 14:00, è in corso, presso la Sede INPS di Siracusa, il sit in organizzato dall’ONA, che stima in 25.000 i lavoratori esposti ad amianto e altri cancerogeni nel Polo Siracusano, per costituire un momento di confronto, incontro e sensibilizzazione sia delle Istituzioni che dei cittadini e confida nella risoluzione stragiudiziale della vertenza. L’iniziativa è sostenuta anche dall’On. Pippo Gianni, Sindaco di Priolo Gargallo, nel cui Comune ha sede uno degli sportelli dell’Osservatorio, che ha attivato anche lo sportello amianto on line (https://www.osservatorioamianto.com/sportello-nazionale-amianto/), per permettere a tutti i lavoratori di poter usufruire dell’assistenza legale gratuita per ottenere i benefici contributivi per esposizione ad amianto, utile per il prepensionamento.
L’ONA ha recentemente rivolto un appello al Ministro del Lavoro, On. Luigi Di Maio, affinché venga emesso un atto di indirizzo ministeriale, in modo che i lavoratori esposti amianto possano ottenere il riconoscimento del diritto al prepensionamento. Per analoghi siti industriali, su tutto il territorio nazionale, il Ministero del lavoro e politiche sociali ha emesso gli atti di indirizzo, attraverso i quali l’INAIL ha rilasciato le certificazioni di esposizione, che, esibite all’INPS, hanno permesso l’accredito delle maggiorazioni contributive, solo per la Sicilia non sono stati emessi tali atti di indirizzo ministeriali. Le sedi INPS territoriali rigettano le richieste dei lavoratori esposti ad amianto, ciò rende necessario dover ricorrere all’Autorità Giudiziaria.