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C’è anche il territorio di Catania tra le 82 provincie italiane che venerdì 18 e sabato 19 maggio aderiranno in contemporanea alla manifestazione “Open Studi Aperti”. L’Ordine etneo degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori – su iniziativa del Consiglio nazionale (Cnappc) – aprirà le porte degli studi professionali per ospitare i cittadini che vorranno conoscere come nasce un progetto d’architettura e in che modo l’architetto interviene nelle trasformazioni e nel miglioramento degli spazi urbani e abitativi.
Un unico grande evento diffuso in tutta la penisola e a cui l’area catanese contribuisce con l’apertura degli studi in diversi Comuni. Dalle 18.00 alle 22.00, per due pomeriggi consecutivi, sarà possibile visitare: Valerio Di Bartolo Architetto (titolo evento “AperArkreativi”, Catania); Sebastiano Adragna Architetti (“Project Hour”, Catania); Emanuela Finocchiaro Architetto (“Doppio Senso – Doppio Spazio”, Catania); Studio di Architettura di Veronica Leone (“studio aperto”, Caltagirone); semi()atelier (“#quasinonpropriononsolo atelier”, Acireale); Iraci Architetti (“Architettura dall’interno – Nuovi punti di vista”, Misterbianco); Melissa Duello Architetto (“Innovazione e materiali naturali. Una micro architettura in cartone”, Misterbianco). Basta consultare la mappa su studiaperti.com per avere tutte le info (indirizzi, date e orari dei singoli eventi) e per scoprire gli altri studi che parteciperanno. I professionisti infatti hanno tempo fino a giovedì 17 per poter iscriversi.
«Open Studi Aperti nasce con l’idea di rappresentare nel senso più ampio l’intera categoria e non solo la singola attività professionale – commenta il presidente dell’Ordine di Catania Alessandro Amaro – Avvicinare maggiormente al cittadino le figure dell’architetto, del paesaggista, del pianificatore e del conservatore è un’occasione importante per mostrare in che modo il loro operato incide positivamente nella qualità della vita di ciascuno di noi, come operatori di tutela e di valorizzazione del paesaggio, dei territori, del patrimonio artistico e culturale».
L’organizzazione a livello nazionale è curata dal Dipartimento Cultura, Promozione della Cultura Architettonica e della Figura dell’Architetto del Cnappc, mentre a livello territoriale il coordinamento è affidato al consigliere dell’Ordine Sebastian Carlo Greco. «È significativo – ha affermato il consigliere – vedere il coinvolgimento di professionalità diverse: grandi e piccoli studi, architetti di fama mondiale e giovani professionisti che iniziano la loro carriera, uniti in una grande azione di testimonianza della funzione sociale dell’architettura».