Dal primo maggio, secondo quanto previsto dalla legge di stabilità, i vitalizi per gli ex deputati saranno solo un brutto ricordo. Peccato per l’Ars e per Miccichè, potevano tagliare in autonomia scrivendo la storia, invece della storia saranno solo tristi spettatori passivi”
Lo afferma il deputato del M5S e vicepresidente dell’Ars, Giancarlo Cancelleri, commentando la norma, approvata con la legge di stabilità nazionale, che prevede il ricalcolo dei vitalizi secondo il sistema contributivo entro il 30 aprile, pena la decurtazione dei trasferimenti alle regioni del 20 per cento, fatti salvi quelli per la sanità per il trasporto pubblico locale e per le politiche sociali”.
“Anche Musumeci – continua Cancelleri – su questa vicenda non ha fatto una grande figura, brillando per il suo inaccettabile silenzio. Vogliamo sperare che ora si raccordi con Miccichè per spingerlo a tagliare entro i termini previsti dalla norma statale. Non possiamo credere che i due, pur di preservare il privilegio di pochi, siano disposti a rinunciare a miliardi di trasferimenti statali. Sarebbe l’ennesima beffa che governo e maggioranza farebbero ai siciliani, che già scontano sulla propria pelle l’inadeguatezza di questo esecutivo del nulla”.
Attualmente la proposta di rimodulazione dei vitalizi, già operativa alla Camera e al Senato, è al vaglio dell’ufficio di presidenza dell’Ars.
“La nostra proposta – afferma Cancelleri – prevede un risparmio di 9 milioni di euro su un costo totale di 18 milioni, che incidono ogni anno pesantemente sulle casse della Regione. Entro il 31 marzo le Regioni dovranno esprimersi in sede di conferenza Stato- Regioni per varare un piano omogeneo di tagli, che da maggio dovranno diventare operativi. Micciché e Musumeci si diano una regolata”.