L’Unione Europea, con il Regolamento (UE) 2023/1115, è stata chiara: nessun prodotto legato alla deforestazione potrà più essere commercializzato nel mercato europeo. L’obiettivo è ambizioso: proteggere le foreste, combattere il cambiamento climatico e fermare un processo che, dal 1990, ha cancellato 420 milioni di ettari di boschi nel mondo. Una perdita che non è solo […]
Il 25 percento dei soci della Banca Agricola popolare di Ragusa ha detto no al bilancio portato in assemblea dal Consiglio d’amministrazione. È un dato storico, è la prima volta che una assemblea dei soci si chiude con il dissenso così ampio da parte di alcuni soci. Che questa possibilità potesse verificarsi era nell’area dato che ormai da tempo un Comitato porta avanti la battaglia contro la classe dirigente dell’istituto di credito Ragusano rivendicando il diritto a poter rivendere le azioni alla banca stessa. Quanto la situazione fosse tesa lo si è capito dal cordone di forze dell’ordine che ha presidiato il Teatro Tenda di Ragusa che ha ospitato l’assemblea dei soci. Alla fine non si sono registrate azioni eclatanti, c’era un po’ di agitazione, ma è prevalso il buon senso. Tra le relazioni che hanno riscosso maggiore successo, quella del neurologo Francesco Iemolo che ha proposto al CDA di far diventare soci tutti gli azionisti della banca dando la possibilità così a tutti di essere maggiormente coinvolti nelle decisioni. Al termine dell’assemblea, presieduta dal presidente Arturo Schininà e il direttore generale Saverio Continella, in circa 500 hanno votato contro il bilancio presentato dal Consiglio d’amministrazione. Tanti adesso si aspettano che questo manifestato dissenso possa cambiare alcune dinamiche nel rapporto tra azionisti a banca agricola.