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Premio aziendale di 850 euro; disciplina comune tra ex Banco Popolare ed ex Bpm in tema di finanziamenti per mutui; adeguamento del valore dei ticket pasto a 7 euro con decorrenza 1° gennaio 2020; conferma delle attuali previsioni in tema di borse di studio e provvidenze per familiari disabili; estensione del “Natale bimbi” a tutto il personale: sono questi i punti principali del contratto di secondo livello firmato dalla Fabi, le altre organizzazioni sindacali e Banco Bpm.
Soddisfazione è stata espressa dalla Fabi: «Ritengo che questi accordi, insieme con quelli firmati alla fine di dicembre su Politiche commerciali, banca ore e lavoro agile, siano di estrema importanza, sia perché riconoscono ai colleghi merito al loro impegno, sia perché si sta proseguendo sulla strada dell’armonizzazione tra le due banche, seguendo la logica della scelta della migliore condizione per i lavoratori»ha commento Piero Marioli, coordinatore Fabi BancoBpm.
Nel dettaglio, per il premio aziendale, viene confermato quanto già corrisposto lo scorso anno: importo medio di 850 euro, di cui 700 euro fruibili secondo modalità cash o welfare, ed ulteriori 150 euro fruibili esclusivamente in modalità welfare. Sono stati, inoltre, definiti impegni in ambito formativo, con l’obiettivo di perseguire livelli di eccellenza e valorizzare esperienze di lavoro da svolgere anche al di fuori dei locali della banca, anche attraverso lo smart learning.
Quanto agli accordi di dicembre, in particolare quello relativo alle Politiche commerciali e organizzazione del lavoro, l’intesa prevede la totale acquisizione dell’accordo nazionale dell’8 febbraio 2017. Nel dettaglio: istituzione di una Commissione, monitoraggio e comunicazione dei dati e dei risultati commerciali attenendosi a principi di chiarezza, esaustività e tempestiva disponibilità attraverso i canali istituzionali e adeguata formazione.
«Come sindacato riteniamo favorire politiche commerciali responsabili, nell’interesse di tutti e nella consapevolezza che i risultati si possono raggiungere solo attraverso una appropriata organizzazione del lavoro – ha detto Marioli – per arginare il problema delle pressioni commerciali era necessario mettere nero su bianco tutti quei comportamenti non ritenuti conformi, nell’interesse di un reale miglioramento del clima aziendale».
In allegato all’accordo “Indirizzi per una comunicazione commerciale efficace”, vademecum dei principali principi di organizzazione del lavoro, nel rispetto degli attori coinvolti.
Da sottolineare, che la firma degli accordi è avvenuta nonostante la tensione tra le parti dovuta alla possibile cessione da parte del Gruppo dei lavoratori del comparto Non performings loans, per la quale le sigle sindacali hanno indetto lo sciopero il 21 gennaio.