L’Unione Europea, con il Regolamento (UE) 2023/1115, è stata chiara: nessun prodotto legato alla deforestazione potrà più essere commercializzato nel mercato europeo. L’obiettivo è ambizioso: proteggere le foreste, combattere il cambiamento climatico e fermare un processo che, dal 1990, ha cancellato 420 milioni di ettari di boschi nel mondo. Una perdita che non è solo […]
Palermo – “Per la compilazione di un bando del PSR la Regione Siciliana propone una applicazione web che però non funziona. La sezione FAQ del sito non contiene alcuna indicazione. Cracolici eviti altre gaffes e ascolti gli agricoltori”. L’eurodeputato del Movimento 5 Stelle Ignazio Corrao accoglie le centinaia di segnalazioni sulle presunte lacune e criticità del bando inerente il PSR Sicilia 2014-2020 relativo alla sottomisura 4.1, “Sostegno a investimenti nelle aziende agricole” rilanciando la questione alla Commissione Europea.
“Non passa giorno – spiega Corrao – che non ci vengano segnalate incongruenze e inesattezze sui bandi predisposti dalla Regione Siciliana in relazione al PSR ma l’autorità di gestione è sorda ai suggerimenti dei diretti interessati, disertando richieste di incontro, anche quando questi segnalano errori grossolani nella predisposizione dei bandi come nel caso della misura 4.1. “Da più parti e in particolare dai rappresentanti delle categorie professionali legate all’agricoltura – continua Corrao – sono state rilevate evidenti incongruenze, lacune e criticità del bando che potrebbero in futuro inficiare il buon esito del bando stesso provocando dei costosi contenziosi, così come è avvenuto con il Bando sul Biologico che ha tenuto in un pericoloso stand-by 8000 produttori siciliani. Per la compilazione del piano di sviluppo aziendale, tra l’altro eccessivamente farraginosa, viene indicato lo strumento “Web PSA”, strumento che al momento indisponibile; la sezione FAQ, quella sulle domande frequenti relative al bando, non risulta accessibile e ancora, nessun punteggio aggiuntivo per le aziende la cui attività ricade in zone svantaggiate, poca chiarezza nell’attribuzione di punteggi alle aziende assoggettate al regione di agricoltura biologica. Considerate la regolamentazione e l’orientamento della Commissione secondo cui i bandi dovrebbero consentire il potenziamento della produttività nelle aree marginali mediante il massimo sostegno possibile e considerando che l’autorità di gestione non risponde affatto a tali linee guida – conclude Corrao – chiediamo alla Commissione come valuta le mancanze riscontrate nel bando e la difficoltà di partecipazione allo stesso”.