Approvare il Bilancio e il ddl di Stabilità regionale entro il 31 marzo. È l’impegno della conferenza dei capigruppo riunitasi nel pomeriggio a Palazzo dei Normanni, alla presenza del presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè.
Il governo regionale, rappresentato dall’assessore al Territorio e all’Ambiente, Toto Cordaro, si è impegnato a trasmettere i documenti finanziari (che la giunta dovrebbe approvare lunedì prossimo) entro mercoledì 21 marzo.
L’indomani, il 22 marzo, il presidente Miccichè assegnerà alle commissioni legislative di merito bilancio e Finanziaria, il cui iter dovrebbe essere completato entro 5 giorni.
Il 26 marzo una conferenza dei capigruppo verificherà se ci sono le condizioni per approvare i documenti finanziari entro la fine del mese quando scade l’esercizio provvisorio.
Una corsa contro il tempo quella che si appresta ad affrontare l’Assemblea regionale siciliana, poiché Bilancio e Finanziaria arriveranno a Sala d’Ercole con ritardo rispetto alla tabella di marcia.
“Il ritardo non è addebitabile al Parlamento – ha detto il presidente Miccichè – ma non è neanche responsabilità del governo che ha dovuto attendere oltre misura i dati necessari per varare il Bilancio consolidato”.
Il calendario dei lavori parlamentari prevede, dunque, che martedì 20 marzo la commissione Bilancio approvi il Rendiconto e il Bilancio consolidato.
Giovedì 22, il documento di Programmazione di economia e finanza regionale (Defr) dovrebbe avere il via libera in commissione Bilancio, dopo la relazione della Sezione di controllo della Corte dei conti, presieduta da Maurizio Graffeo, per arrivare in Aula il 27 marzo.
In questo stesso giorno dovrebbero essere già state depositate le dimissioni di Vittorio Sgarbi dalla carica di assessore regionale ai Beni culturali, essendo stato eletto alla Camera che si insedierà il 23 marzo.
Se non ci saranno intoppi entro il 31 marzo l’Ars potrebbe varare sia il Bilancio che il disegno di legge di Stabilità. Tutto dipenderà dallo stato dei lavori che avrà compiuto la commissione Bilancio, presieduta da Riccardo Savona, che invita il governo “a presentare una Finanziaria più snella possibile con qualche riforma per lo sviluppo della Sicilia”.