L’Unione Europea, con il Regolamento (UE) 2023/1115, è stata chiara: nessun prodotto legato alla deforestazione potrà più essere commercializzato nel mercato europeo. L’obiettivo è ambizioso: proteggere le foreste, combattere il cambiamento climatico e fermare un processo che, dal 1990, ha cancellato 420 milioni di ettari di boschi nel mondo. Una perdita che non è solo […]
In occasione delle feste il birrificio siciliano Tarì lancia il distillato di birra “Aquavitae”, nato da una selezione di birre e creato grazie alla sapiente esperienza e guida del mastro distillatore Giovanni La Fauci. Il nome spinge verso l’interpretazione di una bottiglia di acqua di vita, pensato per lunghe meditazioni e per le grandi occasioni. Trasparente, intenso, complesso, con aromi di malto e luppolo accompagnati da sentori floreali e fruttati. Questa volta si vola oltre i confini delle craftbeer e dell’homebrewing.
“Lo abbiamo sempre detto, Tarì è sperimentazione, per ¬filoso¬fia. In questo caso ci siamo lasciati coinvolgere da un amico, un fi¬ne intenditore, per un progetto ambizioso e stravagante. Tra alambicchi discontinui di rame, alimentati a legna, è nato il nostro distillato di birra artigianale”. Così Fabio Blanco e Luca Modica, mastri birrai Tarì, raccontano il progetto innovativo, un nuovo mondo per descrivere il legame con il territorio che fa dell’incontro con le eccellenze siciliane il punto di forza del birrificio modicano, come già è accaduto in passato con altre collaborazioni di prestigio e di successo, il caso di Bonajuto, Moak, Malvarosa e per l’ultima, la birra speciale nata dal mare Aquamaris.
Piacevolmente morbida e delicata, l’Aquavitae Tarì ha preso corpo in un momento in cui l’arte non bastava più o forse piaceva troppo, ed è sfociata in una nuova ricerca tra gusto e creatività. Perfetta in abbinamento con cioccolato fondente, è molto versatile anche con dessert tradizionali e la pasticceria artigianale secca tipica siciliana. Anche questa volta Tarì ha innovato quindi, trovando un modo decisamente alternativo di sorseggiare una “birra artigianale”.