Il Consorzio Arancia Rossa di Sicilia IGP avrà presto un nuovo strumento per sventare frodi alimentari e far riconoscere ai consumatori l’origine e la genuinità delle arance rosse con una semplice scansione da smart phone del bollino IGP presente su ogni cassetta o retina di arance.
Il progetto, presentato al MacFrut 2019 a Rimini, si chiama R.O.U.G.E (Red Orange Upgrading Green Economy) ed è stato ideato dal Consorzio Arancia Rossa di Sicilia IGP, insieme ad Almaviva con la consulenza del Consiglio per la ricerca in agricoltura CREA e in partnership con l’Università di Catania dipartimento agraria.
La piattaforma di tracciabilità funziona con tecnologia Blockchain, un sistema già sperimentato da Almaviva con il sostegno del ministero delle Politiche agricole per tracciare le bottiglie di vino Doc.
“Nel caso delle arance rosse, il meccanismo si basa sull’interazione tra il portale ad uso del Consorzio Arancia Rossa di Sicilia IGP, che mostra i dati provenienti dalle varie fonti produttive per il monitoraggio di tutto segmento, e un’App su smartphone ad uso del consumatore, che fornirà informazioni sull’intera filiera”, spiega il presidente del Consorzio di Tutela Arancia Rossa di Sicilia IGP Giovanni Selvaggi.
L’applicazione digitale, grazie a un sistema di geolocalizzazione integrato con il bollino Tag apposto sulle cassette di arance permetterà di verificare il campo di produzione, la data del raccolto, le modalità di conservazione e distribuzione. In pratica tutto il percorso delle arance contenute in quella cassetta sarà consultabile attraverso una semplice scansione del bollino digitale.
“Abbiamo subito creduto in questo progetto perché ha le caratteristiche giuste per garantire i consumatori, che pretendono informazioni sempre più precise sui prodotti che portano in tavola, e anche i nostri produttori che potranno approntare strategie di marketing più appropriate e immediate grazie alla geolocalizzazione dei mercati. Altro aspetto importante è la garanzia di autenticità del prodotto che permetterà ai produttori di ottenere margini superiori in ragione della certificazione”, dichiara la vicepresidente del Consorzio di Tutela Arancia Rossa di Sicilia IGP. “L’app e la piattaforma di tracciabilità serviranno anche a garantire la nostra produzione destinata all’estero, sempre più in crescita dopo la recente intesa sull’export con il Giappone e gli accordi commerciali firmati con la Cina”, aggiunge la Albertini.
Il bollino hi-tech, spiega Fulvio Conti, Responsabile Practice Agricoltura e Ambiente di Almaviva, è totalmente affidabile e impossibile da contraffare, perché basato sull’integrazione tra dati della pubblica amministrazione e privati, provenienti dalle aziende legate al Consorzio di tutela, e sulla certificazione fornita dal sistema Blockchain, che rende le informazioni sul prodotto immodificabili mettendole al riparo da ogni manipolazione. Il Tag è stato già testato in forma sperimentale e con successo sul vino, ed è impossibile da replicare. Il prossimo passo sarà sensibilizzare i consumatori all’uso dell’App. Ma non solo. La piattaforma – sottolinea Conti – può essere applicata a tutti i prodotti alimentari e non solo”. Il servizio sarà abilitato entro la fine del 2019.