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Bozza Manovra 2022: dal superbonus al reddito di cittadinanza, ecco cosa prevede

Dal Superbonus 110% al Reddito di cittadinanza passando per le pensioni. La bozza della Manovra 2022 si compone di 219 articoli, contenuti in 16 capitoli. Dal taglio delle aliquote Irpef e dell’Irap passando per la sanità, ecco alcuni dei temi al centro del confronto all’interno della maggioranza, che dovrebbero aver trovato la formulazione adatta per essere presentati in Parlamento.

Manovra 2022

SUPERBONUS

Sul fronte Superbonus 110%, resta il tetto Isee di 25.000 euro per accedere all’incentivo nel caso in cui la ristrutturazione edilizia interessi le ville, si legge nella bozza. Per quanto riguarda il Reddito di cittadinanza, “il beneficio economico mensile è ridotto di una somma pari a 5 euro per ciascun mese a partire dal mese successivo a quello in cui si è eventualmente rifiutata un’offerta congrua”. E’ quanto si legge nella bozza e che conferma così l’accordo raggiunto ieri sul Reddito di cittadinanza nel corso del vertice tra il premier Mario Draghi, il ministro del Lavoro, Andrea Orlando, il capo delegazione M5S al governo Stefano Patuanelli, il ministro della Pa, Renato Brunetta e il Mef.

REDDITO DI CITTADINANZA

Un decalage sull’assegno che non sarà operativo nel caso che ad accedere all’Rdc siano nuclei familiari che tra i componenti annoverino “almeno un soggetto minore di tre anni di età ovvero una persona con disabilità grave o non autosufficienza, come definiti a fini Isee” e che sarà applicato solo se “il beneficio economico mensile, anche a seguito della rideterminazione , non risulti inferiore a 300 euro, moltiplicato per il corrispondente parametro della scala di equivalenza”

Il taglio, in ogni caso, è sospeso dal mese successivo a quello in cui almeno un componente del nucleo familiare abbia avviato attività da lavoro dipendente o autonomo da almeno un mese continuativo. A decorrere dal termine di sospensione di cui al primo periodo, il beneficio infatti, si legge. “è rideterminato nelle modalità ordinarie”. La revoca del beneficio invece arriverà a fronte di un secondo rifiuto di una occupazione congrua.

Il taglio è stato poi legato all’attuazione di meccanismi di controllo con cui accertare che il beneficiario abbia effettivamente accettato o rifiutato l’offerta di lavoro. E’ stato infatti stabilito che “la domanda di Rdc che non contiene le dichiarazioni di immediata disponibilità al lavoro è improcedibile” e che “la ricerca attiva del lavoro” sia verificata presso il centro per l’impiego “in presenza con frequenza almeno mensile; in caso di mancata presentazione senza comprovato giustificato motivo si applica la decadenza dal beneficio”. Per quanto riguarda l’occupazione è stato definito congruo un lavoro a tempo indeterminato “entro 80 chilometri di distanza dalla residenza del beneficiario o comunque raggiungibile nel limite temporale massimo di 100 minuti con i mezzi di trasporto pubblici” o, in caso di seconda offerta, “ovunque collocata nel territorio italiano”. Se invece si tratta di un rapporto a tempo o part time il criterio degli 80 km o dei 100 minuti varranno sia nella prima che nella seconda offerta.

IRPEF E IRAP

Taglio delle aliquote marginali Irpef (quelle più alte) e dell’Irap: questi gli obiettivi indicati dal governo per ridurre la pressione fiscale, a cui andranno destinati 8 miliardi di euro. “Al fine di ridurre la pressione fiscale sui fattori produttivi, con appositi provvedimenti normativi è disposto l’utilizzo di un ammontare di risorse pari a 8 miliardi di euro annui, a decorrere dal 202. Il taglio dell’imposta sui redditi delle persone fisiche”, si legge nel documento, ha “l’obiettivo di ridurre il cuneo fiscale sul lavoro e le aliquote marginali effettive, da realizzarsi attraverso sia la riduzione di una o più aliquote”. Inoltre è prevista ”una revisione organica del sistema delle detrazioni per redditi da lavoro dipendente e del trattamento integrativo”. Ai fini dell’attuazione della misura le risorse ”sono incrementate di 6 miliardi di euro per l’anno 2022 e 7 miliardi annui a decorrere dall’anno 2023.

Nella bozza stabilito anche il tetto massimo del bonus per l’affitto dell’abitazione da parte dei giovani, che sarà pari a 2.000 euro. Nel documento si legge che ”ai giovani di età compresa fra i 20 e i 31 anni non compiuti, con un reddito complessivo non superiore a 15.493,71 euro” spetta una detrazione dall’imposta lorda pari a euro 991,60 ”ovvero, se superiore, pari al 20 per cento dell’ammontare del canone di locazione e comunque entro il limite massimo di euro 2.000 di detrazione”. Nella precedente versione della manovra il tetto era fissato a 2.400 euro.

E ancora: l’esenzione del bollo per le certificazioni digitali viene estesa al 2022. Nella bozza della legge di bilancio 2022 si legge che la misura, prevista solo per quest’anno, si applicherà anche il prossimo anno.

MOBILITA’

Nasce inoltre il Fondo per la strategia di mobilità sostenibile, per la lotta al cambiamento climatico e la riduzione delle emissioni. Lo strumento dovrà ”contribuire al raggiungimento degli obiettivi di cui al pacchetto di misure presentato dalla Commissione europea il 14 luglio 2021, con la finalità di ridurre, entro l’anno 2030, le emissioni nette di almeno il 55 per cento rispetto ai livelli registrati nell’anno 1990, sino al raggiungimento, da parte dell’Unione europea, di emissioni zero entro l’anno 2050”.

Il Fondo avrà una dotazione di 50 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2023 al 2026, 150 milioni di euro per ciascuno degli anni 2027 e 2028, 200 milioni di euro per l’anno 2029, 300 milioni di euro per l’anno 2030 e 250 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2031 al 2034.

Con decreto del ministro delle Infrastrutture, di concerto con il ministro dell’Economia e delle finanze, saranno definiti i criteri di riparto del Fondo e l’entità delle risorse destinate, tra l’altro, ”al rinnovo del parco autobus del trasporto pubblico locale, all’acquisto di treni ad idrogeno sulle linee ferroviarie non elettrificate, alla realizzazione di ciclovie urbane e turistiche, allo sviluppo del trasporto merci intermodale su ferro, all’adozione di carburanti alternativi per l’alimentazione di navi ed aerei e al rinnovo dei mezzi adibiti all’autotrasporto”.

SANITA’

Confermata inoltre la crescita delle risorse per il Fondo sanitario nazionale, 2 mld l’anno per tre anni. “Il livello del finanziamento del fabbisogno sanitario nazionale standard a cui concorre lo Stato è determinato in 124 mld di euro per l’anno 2022, in 126 mld per il 2023 e in 128 mld a decorrere dall’anno 2024”, riporta il testo nel titolo VI del Ddl, dedicato alla sanità.

Inoltre, il fondo per sostenere l’acquisto dei farmaci innovativi “è incrementato di 100 milioni di euro per l’anno 2022, di 200 milioni per il 2023 e di 300 mln a decorrere dall’anno 2024”, si legge nell’ultima bozza che conferma quindi l’aumento dello stanziamento. Le risorse per l’acquisto dei vaccini anti-Covid e per i farmaci per la cura dei pazienti con Covid sono “incrementate di 1,8 mld di euro per l’anno 2022”, riporta ancora la bozza.

Il Governo ha inoltre deciso di finanziare “la spesa di 200 milioni di euro per l’implementazione delle prime misure previste dal Piano strategico-operativo nazionale di preparazione e risposta a una pandemia influenzale (PanFlu) 2021-2023″ e per le medesime finalità, in attesa dell’adozione dei decreti attuativi dei Piani pandemici regionali e provinciali, “autorizzata la spesa massima di 350 milioni di euro, a valere sul fabbisogno sanitario nazionale standard per l’anno 2023”.

Per l’indennità di pronto soccorso dei medici e del personale del Ssn, “ai fini del riconoscimento delle particolari condizioni del lavoro svolto” nell’ambito dei rispettivi contratti collettivi nazionali di lavoro, la bozza delle legge di bilancio 2022 prevede “nei limiti degli importi annui lordi, 27 milioni di euro per la dirigenza medica e 63 milioni per il personale del comparto sanità, una specifica indennità di natura accessoria da riconoscere, in ragione dell’effettiva presenza in servizio, con decorrenza dal primo gennaio 2022”. Per la copertura sono previsti “90 milioni di euro, a decorrere dall’anno 2022, e si provvede a valere sul livello del finanziamento del fabbisogno sanitario nazionale standard cui concorre lo Stato”.

”A decorrere dall’anno 2022, per l’aggiornamento dei Lea è finalizzato l’importo di 200 milioni di euro, a valere sulla quota indistinta del fabbisogno sanitario standard nazionale”, si legge sul finanziamento dei Livelli essenziali di assistenza contenuto nella bozza.

Nasce inoltre il Centro nazionale del servizio civile universale, con sede a L’Aquila. ”Per sostenere le finalità e gli obiettivi assegnati al servizio civile universale e assicurare anche la compiuta realizzazione del progetto di potenziamento del servizio medesimo previsto nell’ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza, è istituito il Centro nazionale del servizio civile universale, con sede nel comune dell’Aquila”, si legge nella bozza.

Il Centro ha lo scopo di ”garantirne l’armonizzazione e il consolidamento dei processi organizzativi e formativi, potenziare l’acquisizione di competenze dei giovani operatori volontari del servizio civile nonché favorire e accelerare il processo di rigenerazione e rivitalizzazione urbana, sociale, culturale e tecnologica della città di L’Aquila e dei territori abruzzesi colpiti dal sisma nel 2009”.

TURISMO

La bozza prevede inoltre due distinti fondi per il turismo, ‘Fondo unico nazionale per il turismo di parte corrente’ e ‘Fondo unico nazionale per il turismo di conto capitale’ con obiettivi simili ma risorse distinte. Il primo dei due nasce per ”razionalizzare gli interventi finalizzati all’attrattività e alla promozione turistica nel territorio nazionale sostenendo gli operatori del settore nel percorso di attenuazione degli effetti della crisi e per il rilancio produttivo ed occupazionale in sinergia con le misure previste dal Piano nazionale di ripresa e resilienza”. Avrà una dotazione di 120 milioni di euro nel 2022 e 2023, che scendono a 40 milioni nel 2024.

Mentre il secondo fondo avrà l’obiettivo di ”realizzazione di investimenti finalizzati ad incrementare l’attrattività turistica del Paese, anche in relazione all’organizzazione di manifestazioni ed eventi, compresi quelli sportivi, connotati da spiccato rilievo turistico, garantendo positive ricadute sociali, economiche ed occupazionali sui territori e per le categorie interessate”. La dotazione prevista è pari a 50 milioni di euro per l’anno 2022, 100 milioni di euro per l’anno 2023 e 50 milioni di euro per ciascuno degli anni 2024 e 2025.

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