L’Unione Europea, con il Regolamento (UE) 2023/1115, è stata chiara: nessun prodotto legato alla deforestazione potrà più essere commercializzato nel mercato europeo. L’obiettivo è ambizioso: proteggere le foreste, combattere il cambiamento climatico e fermare un processo che, dal 1990, ha cancellato 420 milioni di ettari di boschi nel mondo. Una perdita che non è solo […]
Dal 10 al 20 aprile si aprirà la seconda finestra temporale per la selezione delle iniziative da finanziare con il Fondo Workers BuyOut, il plafond di risorse approvato dalla Regione Campania e gestito da Confeserfidi che si propone di permettere ai dipendenti e ai disoccupati (anche in mobilità) di un’impresa che si trova in difficoltà, di assumere direttamente, in forma cooperativistica, la conduzione dell’impresa medesima o di suo ramo di produzione.
Siamo felici di poter dare, attraverso questa misura agevolativa, un contributo fattivo al sostegno delle imprese campane per la creazione di nuovi posti di lavoro – ha affermato Bartolo Mililli, Amministratore Delegato Confeserfidi.
L’iniziativa – spiega il dott. Dario Sirugo in qualità di RUP – si basa, infatti, sulla concessione di prestiti agevolati fino ad un massimo di 300 mila euro a tasso zero, rimborsabili in 5 anni che permettano di riprendere e rilanciare l’attività degli stabilimenti tutelando la maggior occupazione possibile. La presenza, fra le manifestazioni d’interesse, di una forma imprenditoriale cooperativa fra gli attuali dipendenti segnala la voglia di intraprendere e il legame che esiste fra i lavoratori impegnati nella tutela del lavoro e della loro professionalità.
Si parlerà delle opportunità previste dal bando al convegno organizzato da Confeserfidi in partnership con L’Università degli Studi del Sannio, l’Ordine dei Dottori Commercialisti di Benevento e Confindustria Benevento il 2 aprile a Benevento dalle 10.30 alle 13.00 presso l’aula magna dell’Università degli Studi del Sannio.
In una fase economica così difficile e in salita, conclude – il dott. Dario Sirugo – le nuove coop nate da aziende in crisi o fallite sono di fatto segnali di speranza, e dimostrano con i numeri che ricorrere a una nuova imprenditorialità, andando oltre l’uso tradizionale degli ammortizzatori sociali, può costituire un’importante opportunità di ripresa”.