L’Unione Europea, con il Regolamento (UE) 2023/1115, è stata chiara: nessun prodotto legato alla deforestazione potrà più essere commercializzato nel mercato europeo. L’obiettivo è ambizioso: proteggere le foreste, combattere il cambiamento climatico e fermare un processo che, dal 1990, ha cancellato 420 milioni di ettari di boschi nel mondo. Una perdita che non è solo […]
È stato un incontro tra penne promettenti l’unica tappa siciliana della 56°edizione del Premio Campiello, che si è svolta ieri nell’horto del Four Points by Sheraton Catania. Obiettivo del tour letterario far conoscere al pubblico le opere più rappresentative del panorama italiano.
«La Sicilia è una terra con una tradizione letteraria straordinaria – osserva Piero Luxardo, presidente del Comitato di gestione del Premio. Siamo a Catania da diversi anni grazie a Ornella Laneri, che con la Fondazione OELLE ha curato la tappa siciliana del Campiello in Tour, importante per conoscere opere diverse per stili, temi e suggestioni».
Suggerite al pubblico dalla lettura di alcuni brani dei romanzi finalisti (La ragazza con la Leica di Helena Janeczeck, La galassia dei dementi di Ermanno Cavazzoni, Mio padre la rivoluzione di Davide Orecchio, Le vite potenziali di Francesco Targhetta e Le assaggiatrici di Rossella Postorino) da parte dei giovanissimi attori Roberta Azzarone e Lorenzo Parrotto.
A dialogare con la cinquina del Campiello il giornalista de La7 Antonio Roccuzzo. «Trovo che OELLE sia una rarità in questa città, che ha bisogno di gente come Ornella Laneri che mettono energie, fondi e persone per dire che a Catania si può fare cultura».