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Caro mutui: Aiuti anche a stranieri residenti, bonus ai cittadini in moratoria

«Gli aiuti della Regione contro il caro-mutui si rivolgono a tutti i mutuatari residenti in Sicilia senza penalizzazioni legate a passaporti o nazionalità, così come indicato dalla norma approvata dall’Ars». Lo dice il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, a proposito del lancio della piattaforma Irfis, previsto dalle 10 di domani, attraverso cui richiedere il contributo contro il caro-mutui varato dalla Regione Siciliana.

«Abbiamo già dato indicazioni all’Irfis mediante un apposito decreto – continua Schifani – Tutti gli aventi diritto, nei limiti di questo primo stanziamento da 50 milioni di euro, potranno beneficiare di una misura di rilevanza nazionale a tutela del bene sacro della prima casa, misura che farà da apripista per tutte le altre Regioni italiane».

«Potranno richiedere il rimborso degli interessi pagati nel 2022 e 2023 – spiega l’assessore regionale all’Economia, Marco Falcone  – anche i cittadini che hanno ottenuto moratorie e sospensioni sulle rate dei propri mutui. Per quanto riguarda, poi, le indicazioni di Federconsumatori sui reati commessi dagli eventuali richiedenti, l’Irfis ha istruito l’avviso in analogia con quelli a valere sui fondi extraregionali. Infine, a proposito delle riserve sulla tutela della privacy dei soggetti che compariranno nella futura graduatoria, l’Irfis è già a lavoro per garantire, in fase di pubblicazione, da un lato la trasparenza degli atti, dall’altro il rispetto della riservatezza di ciascuno», conclude l’assessore all’Economia.

L’apertura della piattaforma telematica Irfis avverrà domani, mercoledì 7 febbraio, alle ore 10. Ci sarà tempo fino alle ore 17 del 29 febbraio per presentare l’istanza da parte di ciascun cointestatario del mutuo per l’abbattimento dei tassi di interesse dei mutui a tasso variabile, versati negli anni 2022 e 2023, per l’acquisto della prima casa. All’atto di presentazione della domanda telematica, esente dall’imposta di bollo, non occorre più la firma digitale.


Per maggiori informazioni si rimanda all’avviso aggiornato al 31 gennaio al seguente link:

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