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Firmato oggi tra Comune di Palermo, rappresentato dall’assessore ai Tributi Antonino Gentile, e Confcommercio Palermo, guidata dalla presidente Patrizia Di Dio, il protocollo d’intesa per l’accesso ai servizi del “cassetto tributi”. La collaborazione tra Comune di Palermo e Confcommercio punta a raggiungere una serie di obiettivi: semplificazione dei procedimenti amministrativi; minor aggravio degli adempimenti a carico dei contribuenti; accesso ai servizi personalizzati a favore dei cittadini per il tramite del “cassetto tributi”. Del resto, il Comune di Palermo sta puntando, ormai da tempo, alla cosiddetta dematerializzazione e semplificazione dei procedimenti amministrativi nell’ambito della riforma della gestione in ambiente digitale e per i processi di innovazione, finalizzati proprio alla maggiore dematerializzazione cartacea, il Comune di Palermo si è dotato di un sistema informativo gestionale denominato “Cassetto tributi” .
“L’Amministrazione comunale – ha spiegato l’assessore Antonino Gentile vuole aprirsi alla collaborazione e mi fa piacere lo spirito di collaborazione di Confcommercio Palermo, la prima organizzazione con la quale formalizziamo questo atto, in modo da assicurare una assistenza qualificata ai contribuenti con riferimento ai tributi locali gestiti dal nostro Settore Tributi. Confcommercio, dunque, per conto dei propri assistiti, potrà accedere alle informazioni tributarie e ai servizi forniti dall’Amministrazione in assoluta riservatezza mediante il “Cassetto tributi, che oggi è usato da centomila utenti, il 95% dei quali cittadini ed il resto imprese”.
“Questo accordo è importantissimo – ha aggiunto Patrizia Di Dio – si apre una opportunità per i nostri associati, un canale di comunicazione tra i nostri soci e la nostra organizzazione. Pagare i tributi è un dovere e soltanto chi è in regola può rivendicare diritti e servizi e se gli standard della nostra città non sono abbastanza adeguati in parte la causa si deve anche a chi non contribuisce pagando il dovuto. Sappiamo quanto sia ostico l’argomento tasse e tributi – ha proseguito Patrizia Di Dio – ma con l’intesa di oggi diamo una spinta di collaborazione tra imprese e Amministrazione comunale”.
Confcommercio Palermo avrà la possibilità, in particolare, di segnalare, per conto e su delega dei soci, per via telematica tramite il “Cassetto Tributi”, eventuali inesattezze riscontrate sulla posizione contributive e prevenire l’erronea emissione di provvedimenti da parte degli Uffici del Settore Tributi; svolgere, per conto e su delega dei soci, un’attività di monitoraggio delle informazioni tributarie presenti nella banca dati per ottenere, autonomamente ed on line, dati che dovrebbero altrimenti essere richiesti presso gli sportelli degli uffici comunali; inviare telematicamente istanze, dichiarazioni e documentazione; richiedere la rateizzazione degli avvisi di accertamento notificati; effettuare il ravvedimento operoso per i tributi non ancora accertati dall’Amministrazione; infine, compilare on line tramite il “Cassetto Tributi” le richieste di variazione, cessazione, esenzione, agevolazione”.
Confcommercio Palermo, da parte sua, garantirà che le informazioni ottenute non verranno divulgate, comunicate o cedute a terzi, né in alcun modo riprodotte e pertanto impartirà puntuali istruzioni agli incaricati al trattamento dei dati che avranno accesso agli stessi. Confcommercio Palermo si impegna a garantire il monitoraggio delle informazioni contenute nel cassetto tributi dei contribuenti che sono stati assistiti dai propri delegati fino a comunicazione di revoca della delega o, comunque, di cessazione del servizio delegato. Il protocollo d’intesa avrà una validità di tre anni a decorrere dal 13 marzo 2018, data di sottoscrizione, ed è rinnovabile alla scadenza e non comporta alcun onere a carico dell’Amministrazione Comunale.
“Digitalizzare i servizi tributari è indispensabile – ha spiegato l’assessore Antonino Gentile – Palermo non può avere più code da Terzo mondo con file spaventose di contribuenti e l’uso della cassetto digitale è fondamentale, ma serve anche un cambio di passo culturale nel rapporto tra cittadini-utenti e Pubblica amministrazione. Nella quinta città d’Italia – ha aggiunto Gentile – non è possibile avere un contatto fisso con i dipendenti. Oggi abbiamo trecentomila posizioni da gestire tra utenze domestiche e non domestiche, e non è più possibile gestire tutto attraverso logiche e metodi antichi, in questo senso il mondo delle imprese deve poter dare un importante contributo anche perché si velocizza, si sbaglia meno e si rende un servizio migliore”.
Poi l’assessore Gentile a proposito di servizio agli utenti ha spiegato che “al posto del Bar Lincoln, sfrattato per una morosità di dieci anni, realizzeremo un moderno e civile, un ufficio tributi direttamente sulla piazza Giulio Cesare”. Infine, Gentile ha anche annunciato il cambio di linea da parte dell’Amministrazione comunale sulla riscossione della Tari. “Da maggio a chi riteniamo non abbia pagato la Tari 2017, al contrario di quanto fatto per il 2016 in cui sono stati emessi centocinquantamila avvisi di accertamento, saranno inviate semplici lettere. Chi ha pagato farà una semplice comunicazione entro trenta giorni, chi non ha pagato troverà un F24 con l’importo dovuto col ravvedimento e la sanzione passerà dal 30 al 5%”.