Il Carbon Market Report 2024, pubblicato il 19 novembre dalla Commissione Europea, conferma che il mercato del carbonio europeo, EU ETS (Emission Trading System) è uno strumento cruciale per la lotta ai cambiamenti climatici. Ma esattamente cos’è l’EU ETS? L’EU ETS è il pilastro della politica climatica europea. Istituito nel 2005 è il primo Sistema per […]
Gli effetti provocati dalla minor capacità di fornitura di cacao da parte di Costa D’Avorio e Ghana, Paesi che da soli rappresentano circa il 70% della produzione mondiale, come conseguenza di problematiche agronomiche, dei cambiamenti climatici in corso e della diffusione di numerosi patogeni tipici dell’albero del cacao, ha innescato preoccupanti fenomeni speculativi legati al mondo finanziario ed ai meccanismi a questo connessi (future) che stabiliscono il valore delle merci.
Il dato allarmante rileva che la quotazione già in crescita a gennaio di circa 4.000 USD/Ton. è schizzata a marzo 2024 alla quotazione record di 10.000 USD/Ton. Tutto ciò senza che l’economia reale dei produttori di cacao abbia un benché minimo beneficio, tutt’altro.
A questo punto prende corpo la possibilità di passare dalla fase della progettazione di massima a quella del progetto esecutivo “Pasta Amara Modica”; un progetto già valutato nel corso del 2017 da parte del Direttore del Consorzio di Tutela del Cioccolato di Modica Nino Scivoletto insieme al Dott. Davide Guarnaccia, Direttore scientifico comparto nutraceutico della Laerbium ed Esperto di cacao e Cioccolato, che prevede la produzione di pasta amara di cacao in un impianto localizzato proprio nel territorio di Modica.
“L’importazione di fave di cacao dalla Costa d’Avorio, grazie alla logistica del Porto di Pozzallo – ha spiegato Giorgio Cappello – potrebbe alimentare l’attività di trasformazione in loco per produrre la pasta amara di cacao, base per la produzione del Cioccolato di Modica rispettando le rigorose disposizioni del disciplinare. La creazione di uno stabilimento industriale di produzione di pasta amara nel territorio ibleo sarebbe al servizio non solo dei produttori del cioccolato Igp di Modica ma anche con apertura ai mercati nazionali ed internazionali”.
Una sorta di ritorno al passato, alla metà del ‘700 anni nei quali, come ha documentato la ricerca archivistica condotta da Grazia Dormiente, il cacao, proveniente dall’America Centrale arrivava al porto di Palermo da dove grazie a fidati bordonari, giungeva nella Contea di Modica, per essere trasformato in pasta amara di cacao , divenendo così ingrediente principale ,allora come ora , del mitico cioccolato di Modica.
Con uno sguardo al futuro, una tale struttura produttiva potrà beneficiare delle relazioni instaurate con tre importanti paesi produttori: l’Indonesia, l’Ecuador e il Costa Rica avviando così un circuito virtuoso basato su Etica, Tracciabilità e Sostenibilità.
In tale ottica il Consorzio esprime apprezzamento per l’iniziativa di Sicindustria che ha promosso per il 10 maggio prossimo un incontro con una Delegazione della Costa d’Avorio, guidata dal Sig. Diakité Siaka fra l’altro Presidente della Associazione di trasformatori di Cacao e di Caffe.
L’accorciamento della filiera, infatti, consentirà di raggiungere molteplici traguardi:
- La significativa riduzione del costo delle materie prime per i produttori di cioccolato di Modica IGP che potranno emanciparsi dagli attuali e futuri processi di speculazione finanziaria, nonché dalla indisponibilità dei semilavorati;
- L’accorciamento della filiera, nonché l’obiettivo della tracciabilità totale, che collega la derrata cacao ai prodotti finiti da questa ottenuti, consentendo a ciascun consumatore di cioccolato di sapere da quale piantagione provengono le fave di cacao e non solo il Paese o la zona di origine.
- Il miglioramento qualitativo della produzione, mediante l’adozione delle conoscenze scientifiche acquisite nel corso di alcuni protocolli sperimentali, attuati in collaborazione con i paesi produttori sopra citati, di cui il Dottore Guarnaccia si è occupato direttamente.
Inoltre, ulteriori contributi di conoscenza e di trasferimento delle acquisizioni scientifiche potranno essere attuati localmente, con la finalità di fornire un prodotto che abbia una sempre maggiore attenzione agli aspetti nutrizionali e di benessere connessi con il consumo di cioccolato;
- Il beneficio socioeconomico per i paesi produttori : Il cacao coltivato in condizioni di lavoro dignitose, nel massimo rispetto delle persone e, quindi, senza alcun tipo di sfruttamento che consentirà loro di stabilire prezzi equi e rispettosi del lavoro connesso alla produzione di cacao in linea con il decalogo della Associazione Europea The Chocolate Way.
- Infine, la produzione di derivati di cacao (pasta amara, burro e polvere di cacao) del Distretto di Modica potranno essere proposti anche ad altri operatori del comparto cacao e cioccolato, potendone rivendicare indiscutibili benefici economici e qualitativi.