Collaborare con le startup per accelerare le strategie di innovazione (digitale e non) e favorire l’avanzamento tecnologico è una prassi entrata, in modo imprescindibile, nelle agende di molte aziende italiane. Il cambio di paradigma ha portato nuovi spunti di osservazione del fenomeno, tanto da chiedersi: qual è la migliore modalità per avviare una collaborazione win-win? Quali sono le basi da porre per instaurare una collaborazione di successo? Le riposte a queste domande emergono dalla testimonianza di Francesco Iervolino, Partner di Deloitte, al Tavolo di lavoro Smau Collaborare con le startup: tips and tricks. Officine Innovazione, società di Deloitte dedicata ai servizi di innovazione—tra cui Open Innovation, Technology Transfer e attività collegate alle Startup, quali Corporate-Startup Matching, Acceleration & Incubation Programs e Startup Support—è un osservatore privilegiato di questo fenomeno, in virtù delle collaborazioni in essere con numerose aziende, startup-scaleup e attori dell’ecosistema innovativo italiano.
Prima di scegliere la startup con cui lavorare, è necessario definire i propri obiettivi e le priorità strategiche. Questo aiuterà ad identificare l’interlocutore innovativo corretto. A seguire, è importante definire il tipo di collaborazione che si intende impostare in ottica open innovation (ad es. commerciale, investimento, acquisizione, co-sviluppo/spin-off, …).
Risulta necessario definire fin da subito gli obiettivi reciproci, sia per quanto riguarda l’azienda, che per la nuova impresa. È importante che questi obiettivi siano in primo luogo attuabili, e poi soprattutto flessibili poiché solitamente, lavorando con una startup, si va ad esplorare un “nuovo mondo” che non sempre andrà come ci si aspetta.
I percorsi di crescita e sviluppo dell’azienda e di una startup devono incontrarsi in modo da creare una convergenza tra le priorità, sia aziendali (ricerca di un nuovo business model, tecnologia, skill, …), sia della startup (funding, arricchimento customer base, potenziamento skill/competenze, ecc.).
Il modo migliore per comprendere il valore aggiunto che una startup può dare alla propria azienda è quello di sviluppare insieme un progetto pilota. Definendo i KPI e impostando le attività di monitoring, si possono ottenere risultati rapidi, effettuare le necessarie azioni correttive e raggiungere gli obiettivi condivisi.
La definizione puntuale dell’ownership rappresenta un passaggio chiave in grado di garantire non solo l’efficientamento dell’attività, ma soprattutto la buona riuscita del progetto. A tal fine, sarà infatti necessario definire con esattezza compiti e mansioni ed individuare i relativi responsabili che abbiano skill e competenze allineate all’attività.
Le startup hanno solitamente ritmi di lavoro veloci e agilità organizzativa, le aziende hanno spesso molti livelli di burocrazia e ogni decisione deve passare attraversi più stakeholder. È fondamentale essere chiari con le startup rispetto a norme e procedure e trovare il giusto livello di flessibilità per poter sviluppare il progetto.
I fondatori di startup cercano sempre di costruire partnership con l’amministratore delegato dell’azienda, anche se nella realtà non è sempre la persona più corretta a cui rivolgersi. Risulta quindi chiave identificare la persona giusta all’interno della propria organizzazione, in modo tale da rendere più proficua la collaborazione.
Confrontarsi e dialogare è spesso diverso rispetto al comunicare con i propri “colleghi”. È quindi importante impegnarsi a parlare la stessa lingua per portare avanti con successo il progetto, organizzare il lavoro, monitorarlo e far fronte ad eventuali disallineamenti rispetto alla pianificazione iniziale.
È fondamentale mantenere trasparenza e un buon livello di comunicazione tra azienda e startup, evitando ad es. di nascondere eventuali problematiche sorte. Una comunicazione chiara può essere efficace per garantire una gestione agevole del progetto e della relazione d’affari, superando eventuali scogli o facendo leva su risultati sopra le aspettative.
Per gestire al meglio le tempistiche è importante definire dei “piani di progetto” flessibili, tenendo infatti presente che per una startup non è sempre scontato riuscire a conoscere ex-ante i tempi necessari. Anche per i pagamenti bisogna avere un occhio di riguardo, sapendo che la gestione della cassa è un elemento critico nei primi anni di vita di una startup.