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Il presidente dell’Autorità del sistema portuale della Sicilia orientale, Andrea Annunziata, ha incontrato questa mattina, nella sede di Confindustria, il vicepresidente vicario degli industriali catanesi Antonello Biriaco, insieme ad una folta rappresentanza di imprese associate.
“Un’occasione importante – ha detto Biriaco – per avviare da subito una grande sinergia con un’istituzione che avrà nei prossimi anni un ruolo di punta per lo sviluppo economico di tutto il sud-est della Sicilia. Sfruttare la nuova centralità del Mediterraneo, con i porti di Catania, Siracusa e Augusta è alla nostra portata, ma solo se sapremo giocare di squadra e non da solisti”. Parole d’ordine, per Biriaco – che per’altro rappresenterà gli industriali nell’organismo di partenariato della Risorsa Mare dell’Autorità portuale della Sicilia orientale, insediatosi proprio nei giorni scorsi – dovranno essere quindi specializzazione e complementarità: “Sviluppare le vocazioni naturali dei nostri approdi deve essere il nostro punto di forza. Il porto di Catania sta vivendo una rinascita importante con l’apertura alla città e con la nuova darsena commerciale, un’opera strategica che ha permesso di razionalizzare gli spazi disponibili. Ora dobbiamo aumentare l’appetibilità del nostro porto rispetto ai grandi flussi crocieristici nazionali e internazionali, ma soprattutto aprirci al diportismo privato di fascia alta, capace di apportare benefici economici consistenti a tutto il territorio”.
La partita più attuale e impegnativa, però, per Biriaco, riguarda l’istituzione in Sicilia delle zone economiche speciali. L’obiettivo principale delle Zes, per le quali in governo ha già stanziato 200 milioni di euro nel prossimo triennio, è quello di attirare nuovi investimenti nelle aree portuali del Sud, attraverso un mix di incentivi fiscali, creditizi e semplificazioni burocratiche.
“Abbiamo già avuto modo di sottolineare, proprio in occasione dell’incontro con il ministro per la Coesione territoriale, Claudio De Vincenti, la nostra attenzione verso i vantaggi offerti da questi nuovi incentivi previsti dal decreto “Resto al Sud” – ha proseguito Biriaco -. “Abbiamo una carta da giocare bene e in tempi rapidi anche per il nostro territorio, che ora deve puntare ad un progetto di zona economica speciale che sia moltiplicatore di investimenti ma anche volano per la rigenerazione urbana”.
“La fascia orientale della Sicilia deve diventare l’area portuale più appetibile e sicura di tutto il Mediterraneo” – ha spiegato il presidente Annunziata -. “Il raddoppio del canale di Suez può significare per noi un aumento dei flussi di container dagli attuali 100 mila ad 1 milione”. Un’ opportunità da cogliere, questa, mettendo in campo una “sinergia strategica tra attori istituzionali e categorie produttive”. Sintonia di vedute anche sul progetto di zona economica speciale della Sicilia orientale che, secondo Annunziata, “deve estendersi in maniera significativa dalle aree portuali all’entroterra dell’Isola e sarà fondamentale per garantire la sburocratizzazione delle procedure amministrative, offrendo tempi e costi certi alle imprese”. In merito ai futuri investimenti, e specificamente per il porto di Catania, il presidente Annunziata ha parlato dell’apertura di un concorso internazionale di idee per la realizzazione della stazione marittima, che potrà contare su una dotazione di 200 milioni di euro.