L’Unione Europea, con il Regolamento (UE) 2023/1115, è stata chiara: nessun prodotto legato alla deforestazione potrà più essere commercializzato nel mercato europeo. L’obiettivo è ambizioso: proteggere le foreste, combattere il cambiamento climatico e fermare un processo che, dal 1990, ha cancellato 420 milioni di ettari di boschi nel mondo. Una perdita che non è solo […]
Le opportunità di business per le imprese nell’ambito della cooperazione internazionale allo sviluppo con un focus sul bando Aics for profit per il co-finanziamento di iniziative imprenditoriali nei paesi partner. Di questo si è discusso oggi, a Palermo, presso la sede degli industriali siciliani, in occasione del workshop organizzato da Sicindustria, partner della rete Enterprise Europe Network, Confindustria e l’Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo (Aics).
Nel 2014, con la legge n.125 l’Italia si è dotata di un nuovo quadro legislativo sulla Cooperazione internazionale allo sviluppo che, rispetto al passato, amplia il novero degli “attori dello sviluppo” includendo il settore privato profit. Si riconosce e favorisce, quindi, l’apporto delle imprese ai processi di sviluppo dei Paesi beneficiari grazie al contributo che esse possono fornire.
Il settore privato diviene, quindi, a tutti gli effetti soggetto attivo del sistema della cooperazione italiana allo sviluppo. Un passo importante, poiché il settore profit in tale contesto condivide le finalità, i principi etici, gli impegni e i vincoli che precedentemente erano propri dei soggetti pubblici e no-profit della società civile.
In linea con gli orientamenti internazionali e comunitari, la riforma ha sancito l’importanza del contributo del settore privato per conseguire gli obiettivi primari della cooperazione allo sviluppo, ossia la riduzione della povertà, lo sviluppo sostenibile e l’innalzamento delle capacità dei soggetti locali di promuovere la crescita economica.
In tale contesto, l’Aics pubblicherà per il secondo anno consecutivo il bando di gara a favore del settore privato profit per la selezione di iniziative imprenditoriali innovative da ammettere a finanziamento/cofinanziamento e da realizzare nei paesi partner di cooperazione per il perseguimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile.
L’interesse di Confindustria, che ha contribuito in maniera attiva alla consultazione pubblica che ha condotto alla definizione del nuovo quadro legislativo, è quella di favorire la partecipazione delle imprese ai bandi di gara, che avranno chiare finalità di sviluppo sostenibile in un quadro di rispetto dei principali criteri e principi internazionali.
I Paesi partner di cooperazione sono definiti a livello internazionale dall’Ocse-Dac (Comitato di aiuto allo sviluppo dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico). A livello nazionale, il documento triennale di programmazione e di indirizzo della politica di cooperazione allo sviluppo definisce i seguenti Paesi come prioritari: Africa Sub-Sahariana: Burkina Faso, Etiopia, Kenya, Mozambico, Niger, Senegal, Somalia, Sudan, Sud Sudan; Mediterraneo: Egitto, Tunisia; Medio-Oriente: Giordania, Libano, Palestina; Balcani: Albania, Bosnia; America Latina e Caraibi: Bolivia, Cuba, El Salvador; Asia: Afghanistan, Myanmar, Pakistan.
Al workshop hanno preso parte Nino Salerno, delegato all’internazionalizzazione di Sicindustria; Grazia Serra e Luigi Grandi dell’Aics; Carlo Alberto Pratesi e Pasquale De Muro dell’Università Roma Tre.