Sono in pagamento gli assegni di cassa integrazione gestiti dall’Fsba (fondo di solidarietà bilaterale per gli artigiani) e dall’Ebas (ente bilaterale dell’artigianato siciliano), a favore di oltre 9.300 lavoratori siciliani del settore.
Le operazioni di cassa hanno avuto inizio il 29 aprile e riguardano quasi il 90% delle richieste, per un totale di somme impegnate pari a più di 4 milioni e mezzo di euro. Le risorse sono state in larga misura già liquidate, permettendo a breve di completare il pagamento di tutte le somme dovute ai lavoratori per il mese di marzo.
La riorganizzazione della struttura regionale di Ebas procede dunque, si legge in una nota, a ritmi intensi, e il percorso consentirà a breve di istruire le richieste del mese di aprile. “La rapidità dell’operazione, nonostante i ritardi con cui in Sicilia sono state presentate le domande di cassa integrazione – precisa l’Ebas – è stata determinata dalla disponibilità di risorse umane impegnate grazie al contributo di Cgil Cisl e Uil e delle associazioni d’impresa, Cna, Confartigianato, Casartigiani e Claai.
“È per noi una grande soddisfazione poter rispondere agli attacchi pretestuosi che sono stati rivolti al sistema bilaterale artigiano”, affermano Concetta Grasso e Piero Gaglio, rispettivamente presidente e vicepresidente dell’Ebas.
“Vengono così premiate la tradizionale solidarietà artigiana e la capacità e l’efficienza che abbiamo saputo mettere in campo. Nonostante Ebas sia una piccola struttura, ma con un’efficiente organizzazione – aggiungono – stiamo recuperando i ritardi determinati dall’incertezza applicativa delle norme di legge, che alcuni hanno mosso pretestuosamente, trincerandosi dietro fumose ed errate interpretazioni della legge”.