L’Unione Europea, con il Regolamento (UE) 2023/1115, è stata chiara: nessun prodotto legato alla deforestazione potrà più essere commercializzato nel mercato europeo. L’obiettivo è ambizioso: proteggere le foreste, combattere il cambiamento climatico e fermare un processo che, dal 1990, ha cancellato 420 milioni di ettari di boschi nel mondo. Una perdita che non è solo […]
Affrontare l’emergenza Coronavirus (Covid-19) con razionalità, senza farsi prendere dal panico, guardando più ai punti fermi che alle incertezze. E’ il senso della lettera che il vicepresidente vicario di Sicindustria Alessandro Albanese ha scritto agli associati e agli imprenditori in generale: “In Italia abbiamo un capillare sistema di controlli e misure preventive che stanno arginando la diffusione – scrive Albanese -. In Sicilia abbiamo in tutto 10 casi positivi, di cui 2 già guariti e nell’Isola non si registra nessun focolaio di contagio autoctono. Secondo le ultime comunicazioni del governo Italiano, il rischio sanitario nel nostro Paese è circoscritto. In nessuna delle nostre circa mille aziende si è registrato un caso di Coronavirus. È doverosa una lucida analisi dei fatti e una netta separazione tra i fatti e i dubbi, tra le statistiche e le paure”.
Sicindustria, dice Albanese, ha costituito un coordinamento interno dedicato al fenomeno della diffusione del Covid-19. “Una pagina sul nostro sito è in costante aggiornamento. Raccogliamo domande, preoccupazioni, dubbi e siamo disponibili a fornire chiarimenti, informazioni, indicazioni sugli ultimi provvedimenti normativi – si legge nella lettera di Alessandro Albanese -. Ci siamo attivati e stiamo facendo pressione direttamente e attraverso tutti gli strumenti di Confindustria per spingere il governo nazionale e regionale a individuare soluzioni per le imprese coinvolte negli effetti dell’emergenza: ammortizzatori sociali, defiscalizzazioni e agevolazioni al credito vanno destinate a tutte le aziende, come quelle del settore turistico, che hanno visto compromessa in modo importante la loro attività. Stiamo lavorando con Confindustria attraverso tutti i canali possibili, nazionali e Comunitari, per fronteggiare questa inedita situazione. E soprattutto per evitare che il peso economico dell’emergenza – e ancor più della paura dell’emergenza – venga pagato dalle imprese”.