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Da Ismea un portale dedicato all’imprenditoria giovanile

Dalle 10 di di venerdì 30 aprile, è online il nuovo portale ‘Più impresa’, dedicato all’imprenditoria giovanile, con l’estensione sull’intero territorio nazionale, del contributo a fondo perduto fino al 35% della spesa ammissibile. Al contributo resta abbinato il mutuo a tasso zero di importo fino al 60% dell’investimento. La misura è dedicata ai giovani che intendono subentrare nella conduzione di un’azienda agricola o che sono già attivi in agricoltura da almeno 2 anni e intendono migliorare la competitività della loro impresa.

Nelle more della pubblicazione del decreto attuativo di cui all’art. 43-quater del cosiddetto ‘Decreto semplificazioni’, ogni domanda sarà istruita utilizzando per l’intero territorio nazionale le disposizioni relative a Resto al Sud, con due novità: estensione a 41 anni non compiuti dell’età dei richiedenti; riduzione della percentuale di garanzia dal 120% al 100%dell’importo del mutuo agevolato. L’ammissione alle agevolazioni sarà disposta, nei limiti delle risorse disponibili, seguendo l’ordine cronologico di presentazione, solo a seguito della pubblicazione del richiamato decreto interministeriale.

imprenditoria giovanile

La visita del ministro Stefano Patuanelli

La visita del ministro delle Politiche agricole, Stefano Patuanelli, all’Ismea che si è svolta nei giorni scorsi, è stata l’occasione per conoscere da vicino la struttura e le attività dell’Istituto ma anche per lanciare il nuovo strumento agevolativo per i giovani agricoltori. Grazie alle novità presenti nel decreto Semplificazioni è possibile, infatti, anche per i giovani imprenditori agricoli del Centro e del Nord Italia, affiancare al mutuo a tasso zero il contributo a fondo perduto per finanziare l’ampliamento di un’azienda esistente oppure avviare un progetto di start up nel quadro di un’operazione di ricambio generazionale. Il mix delle due agevolazioni, previsto in precedenza solamente nel Mezzogiorno (cfr. decreto Resto al sud) è stato infatti esteso all’intero territorio nazionale.

“La nuova misura – ha dichiarato il ministro Stefano Patuanelli – a favore dei giovani estesa su scala nazionale rientra in quella serie di iniziative dedicate al sostegno dell’innovazione. ‘Più impresa’ è uno strumento che guarda in questa direzione e offre un’opportunità professionale a tutte le nuove generazioni che intendono ridare valore alla nostra terra. I giovani sono il punto di contatto di tutte le politiche che il Mipaaf porta avanti, a partire dalla transizione ecologica e digitale, e devono rientrare a pieno titolo negli strumenti a sostegno dello sviluppo agricolo dei territori. Territori che devono giovarsi di un’agricoltura sostenibile in termini ambientali e sociali. E’ un ulteriore passo verso l’Agricoltura 5.0 che il Ministero ha intenzione di agevolare attraverso l’innovazione digitale e le pratiche agroindustriali ecocompatibili”.

Imprenditoria giovanile: cosa prevede il portale Ismea

Nel dettaglio, la misura denominata ‘Più impresa’ finanzia investimenti fino a 1.500.000 euro per lo sviluppo o il consolidamento nei settori della produzione agricola, della trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli e della diversificazione del reddito agricolo. Le agevolazioni consistono in un contributo a fondo perduto fino al 35% delle spese ammissibili e in un mutuo a tasso zero per la restante parte, nei limiti del 60% dell’investimento. La durata massima è stabilita in 15 anni con un periodo di preammortamento di massimo 30 mesi.

Destinatari dell’intervento sono le micro, piccole e medie imprese agricole organizzate sotto forma di ditta individuale o di società, amministrate e condotte e da giovani di età compresa tra i 18 e i 41 anni non compiuti. “Un’unica misura – ha sottolineato Maria Chiara Zaganelli, direttore generale dell’Ismea – che opera su tutto il territorio nazionale per favorire il ricambio generazionale e accrescere la competitività delle imprese condotte da giovani, favorendo l’innovazione Un importante intervento in linea con gli obiettivi strategici del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza che offrirà al settore agroalimentare ulteriori possibilità di ammodernamento e di sviluppo sostenibile”.

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