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Lavorano con il web, vendono tramite l’e-commerce e producono nuovi software o siti internet. Le cosiddette “digital companies” crescono svelte anche in Sicilia e piacciono specialmente agli under 35. Nell’Isola le imprese che operano nel settore digitale sono complessivamente 7.480: da gennaio a settembre ne sono nate 377 e quasi la metà di queste sono state fondate da un giovane con meno di 35 anni. Sono questi alcuni dei dati siciliani che emergono dall’indagine sulla nati-mortalità delle imprese tra luglio e settembre 2017, diffusi da Unioncamere – InfoCamere insieme con un focus sull’andamento delle imprese digitali nei primi nove mesi dell’anno.
Dalle statistiche Infocamere rielaborate dall’Osservatorio economico di Unioncamere Sicilia, le digital companies contribuiscono alla crescita complessiva del tessuto imprenditoriale locale che continua a fare piccoli passi in avanti. Anche l’andamento della nati-mortalità delle imprese in Sicilia registra il segno ‘più’: tra luglio e settembre di quest’anno si sono iscritte ai registri camerali 6.567 attività e sono cessate 3.819, con un saldo positivo di 2.748 unità. Sale così a quota 461.730 il numero complessivo delle imprese presenti nei registri delle Camere di Commercio siciliane, confermando un trend di crescita lento ma costante.
Secondo Movimprese, a dominare la graduatoria provinciale per tasso di crescita ci sono 4 siciliane: Trapani con un tasso di crescita pari allo 0,91% determinato da 744 iscrizioni e 322 cessazioni avvenute nel terzo trimestre dell’anno. Seguono Messina (875 iscrizioni contro 381 cancellazioni e un tasso di crescita dello 0,82%), Enna (170 iscrizioni, 74 cancellazioni, +0,65%) e Agrigento (564 iscrizioni, 309 cancellazioni, +0,64%). A breve distanza, dopo Macerata e Benevento, si trovano Palermo e Caltanissetta rispettivamente in settima e ottava posizione con tasso di crescita pari a +0,57% e 0,57%. Nella parte alta della classifica anche Ragusa (+0,52%), Siracusa (+0,51%) e, scorrendo ancora qualche posizione, Catania (+0,39%).
«Questi dati – dice il segretario generale di Unioncamere Sicilia, Santa Vaccaro – confermano che in Sicilia c’è voglia di fare impresa. Inoltre, dopo la Campania, l’Isola è la seconda regione del Mezzogiorno per numero di imprese digitali: a mettersi in gioco sono soprattutto i giovani che scommettono su attività innovative come quello della digitalizzazione. Per questa ragione, il sistema camerale è sempre in prima linea per favorire la cultura di impresa e promuovere l’innovazione tecnologica delle aziende».