L’Unione Europea, con il Regolamento (UE) 2023/1115, è stata chiara: nessun prodotto legato alla deforestazione potrà più essere commercializzato nel mercato europeo. L’obiettivo è ambizioso: proteggere le foreste, combattere il cambiamento climatico e fermare un processo che, dal 1990, ha cancellato 420 milioni di ettari di boschi nel mondo. Una perdita che non è solo […]
Progressioni di carriera, flessibilità organizzativa, tempi certi nell’attribuzione degli incarichi dirigenziali, semplificazione e accelerazione delle procedure di valutazione della dirigenza. La Cisl Fp Sicilia ha annunciato che preparerà una propria piattaforma contrattuale, costruita attraverso il confronto con tutti i propri iscritti, per indicare gli obiettivi che ritiene fondamentali per la stagione del rinnovo del contratto dei regionali della Dirigenza. Una volta approvata, verrà presentata all’Aran Sicilia.
Dopo il tavolo tecnico sul Comparto, si è svolto ieri l’incontro tra l’assessore regionale alla Funzione pubblica, Bernadette Grasso, e i sindacati dei regionali dell’area della Dirigenza, per avviare la trattativa che dovrà portare a superare oltre un decennio di blocco della contrattazione e della relativa perdita economica subita dai lavoratori. All’incontro, per la Cisl Fp Sicilia, erano presenti il segretario generale Paolo Montera, il segretario regionale dei dipendenti regionali Fabrizio Lercara e il responsabile della dirigenza Paolo Luparello.
“La dirigenza regionale – dicono i sindacalisti – sconta un ‘ritardo’ contrattuale di due bienni economici rispetto alla dirigenza nazionale dei diversi comparti di contrattazione ed è dunque improcrastinabile l’avvio della stagione contrattuale, che deve svolgersi parallelamente a quello del comparto dei dipendenti, senza che si possano determinare priorità di un contratto sull’altro”. Montera ha chiesto anche l’avvio di un tavolo di confronto nel quale discutere della riforma dell’Amministrazione regionale attraverso il superamento delle parti che meno hanno funzionato della legge regionale 10 del 2000 e di tutti quegli interventi normativi che si sono succeduti negli anni che hanno sottratto alla sede contrattuale importanti aspetti del rapporto di lavoro nel pubblico impiego della Regione siciliana.
“Abbiamo chiesto all’assessore Grasso – concludono – di avviare una stagione nuova per l’Amministrazione regionale. Una nuova Amministrazione, con nuovi strumenti, principalmente quelli della digitalizzazione delle procedure, nella quale dare spazio all’attuale dotazione organica di personale che al suo interno ha ancora una importante quota di uomini e donne che vogliono essere messi alla prova e ai quali andrebbe data l’opportunità di crescere, crescere professionalmente, crescere nella qualifica, crescere economicamente, una volta tanto vorremmo che il Governo considerasse il personale regionale tutto la propria squadra e non l’avversario”.