Le Regionarie del M5S che hanno portato alla candidatura di Giancarlo Cancelleri per le elezioni siciliane del prossimo 5 novembre prossimo, sono state sospese dal tribunale di Palermo. L’ha deciso il giudice della prima sezione civile, Claudia Spiga, dopo il ricorso presentato dall’attivista Mauro Giulivi, escluso per non aver sottoscritto in tempo il Codice etico. Il tribunale conferma così la decisione presa lo scorso 12 settembre in via cautelare.
La decisione del giudice blocca il risultato del primo turno di votazione “limitatamente ai candidati della provincia di Palermo”, tra i quali sarebbe rientrato Giulivi se non fosse stato escluso, e sospende anche il risultato della seconda votazione, i cui esiti furono ufficializzati dallo staff il 9 luglio con l’investitura di Cancelleri nel ruolo di candidato governatore per il Movimento cinque stelle. In pratica, il giudice afferma che bisogna ripetere le Regionarie che riguardano Palermo e quelle che hanno eletto Cancelleri.
Al secondo turno il deputato nisseno ottenne la maggioranza dei 4.350 voti espressi sulla piattaforma Rousseau, superando la concorrenza di altri cinque colleghi a Sala d’Ercole (Stefano Zito, Giampiero Trizzino, Sergio Tancredi, Angela Foti e Francesco Cappello) e tre outsider (Giuseppe Scarcella, Alì Listì Maman e Josè Marano).
Il Movimento 5 Stelle non ha presentato ancora le liste e la candidatura di Giancarlo Cancelleri e quindi la domanda di sospensione delle regionarie dell’attivista Mauro Giulivi può essere accolta. Lo scrive il giudice Claudia Spiga nel provvedimento con quale ha accolto il ricorso che di fatto sospende le elezioni interne del M5S per le candidature. “L’impugnativa – dice – non è soggetta a termini di decadenza (salvo il decorso del termine di prescrizione) mentre la domanda di sospensione di un atto dell’associazione, non può ritenersi preclusa (o comunque tardivamente proposta) per effetto dell’adozione di un successivo provvedimento che sul primo si fondi e anch’esso oggetto di impugnativa. Anche le delibere esecutive e che hanno quindi già prodotto i loro effetti possono infatti essere sospese e annullate, sempre che gli effetti delle stesse non si siano definitivamente realizzati ed esauriti”. “Nella specie – prosegue il giudice – gli effetti degli atti di individuazione dei candidati non possono dirsi definitivamente esauriti, essendo pacifico che ancora non risulta proposta la candidatura ufficiale con la presentazione e deposito delle liste dei candidati. D’altra parte la domanda cautelare di sospensione degli effetti del provvedimento di esclusione dalle primarie avanzata dal Giulivi, ha la specifica finalità di garantire allo stesso il diritto alla relativa partecipazione, con la conseguenza che l’avvenuta celebrazione delle primarie, non può costituire motivo ostativo alla proposizione della sospensiva”.
“L’esclusione si fonda sull’unica motivazione dell’esistenza di un procedimento disciplinare a carico di Mauro Giulivi. Poiché la mera segnalazione dell’illecito, per espressa previsione regolamentare, è sottoposta al vaglio della non manifesta infondatezza, condizione richiesta per l’apertura del procedimento, deve quindi affermarsi che lo stesso può dirsi pendente soltanto all’esito dell’invio della prescritta contestazione” scrive il giudice del Tribunale di Palermo. “Nella specie la nota del 23 maggio – prosegue – non può qualificarsi come atto di contestazione di illecito disciplinare. La comunicazione non contiene infatti alcuna prospettazione di configurabilità di una condotta disciplinarmente rilevante, né dell’avvio del procedimento volto all’irrogazione della corrispondente sanzione. Il mero invito a fornire chiarimenti, non risulta preordinato a garantire il necessario diritto di difesa al destinatario, bensì, in assenza di alcuna esplicitazione, costituisce un semplice invito informale a chiarire la volontà in ordine all’invito alla sottoscrizione del codice etico, o ancora a fornire le eventuali motivazioni”.
“Trattandosi – aggiunge il giudice – peraltro di organizzazione avente finalità politica, le modalità interlocutorie utilizzate paiono congruenti e compatibili con il normale scambio dialettico all’interno del movimento”.
“Con questo provvedimento il giudice ha sospeso l’efficacia delle votazioni del 4 luglio e di conseguenza anche del secondo turno. Occorrerà rifare entrambe le votazioni, inserendo Mauro Giulivi”. Lo ha detto l’avvocato Lorenzo Borrè commentando l’esito del ricorso dell’attivista del M5S Mauro Giulivi. Il movimento non potrà ricorrere, secondo il legale, all’eventuale espulsione di Giulivi dal movimento per evitare di rifare le regionarie. “Già nel decreto cautelare del 12 settembre – ha spiegato – il giudice aveva detto che l’iscrizione non è nemmeno necessaria perché lo statuto parla di cittadini. Già nel caso Cassimatis questa strategia non ha pagato”.
Bocche cucite e nessun commento a caldo dei 5stelle sulla decisione del Tribunale di Palermo di confermare la sospensione delle regionarie con cui a luglio furono scelti i candidati nella lista per le regionali in Sicilia e il candidato governatore Giancarlo Cancelleri. La posizione ufficiale del M5s, informano, arriverà a breve sul Blog di Grillo.