L’Unione Europea, con il Regolamento (UE) 2023/1115, è stata chiara: nessun prodotto legato alla deforestazione potrà più essere commercializzato nel mercato europeo. L’obiettivo è ambizioso: proteggere le foreste, combattere il cambiamento climatico e fermare un processo che, dal 1990, ha cancellato 420 milioni di ettari di boschi nel mondo. Una perdita che non è solo […]
Fondatrici di aziende, manager, attiviste, ricercatrici, ma non solo. Sono le donne che stanno cambiando l’Italia. E tra queste, secondo una classifica stilata dal giornale online startupitalia c’è anche Elita Schillaci, docente di economia all’Università di Catania ma non solo (è direttore dell’ Innovation Leadership Health Management Advanced Centre) che è classificata tra le prime mille Unstoppable Women d’Italia.
In Italia, spiegano da startup Italia, solo un’impresa su cinque è sotto la guida di una donna. I numeri, spogliati da qualsiasi forma di retorica, riflettono una realtà incerta. I dati di Unioncamere, registrati a fine settembre 2022, ci dicono che le aziende femminili erano un milione e 342 mila, un 22,18% delle imprese nel nostro Paese. Uno scenario che ci pone in coda rispetto alle altre nazioni dell’Unione Europea che registrano una percentuale media intorno al 32% di imprese guidate da donne.
Se andiamo a guardare le startup, i dati rivelano una leggera crescita: alla fine di settembre 2022 erano 2 mila le startup innovative al femminile, un aumento di 572 rispetto allo stesso periodo nel 2019.
Ci sono ancora ampi margini di miglioramento. Negli Stati Uniti ben il 71% delle startup non annovera nemmeno una donna all’interno del proprio consiglio di amministrazione. Ancora più preoccupante, il 57% delle startup non vede la presenza femminile in alcuna delle posizioni dirigenziali.
Se guardiamo all’Europa i dati non migliorano solo il 7% delle aziende è guidata da Ceo donna e ancora oggi le donne (a parità di mansioni) guadagnano meno dei loro colleghi uomini.
Eppure, l’aumento delle imprenditrici può rappresentare una leva potente. Il 38% delle donne imprenditrici possiede una forza lavoro composta principalmente da altre donne, un dato che va dal 75% al 100%. Non solo, recenti studi dimostrano che le startup fondate da donne hanno il doppio delle probabilità di ottenere investimenti rispetto a quelle fondate esclusivamente da uomini. Sono dati concreti che non possono essere ignorati se vogliamo dare alla narrazione femminile nel mondo imprenditoriale la profondità che merita.