Gli agricoltori dei Nebrodi e delle Madonie sono in grande difficoltà ma i mezzi dell’Esa, l’Ente di sviluppo agricolo, che potrebbero dare una grande mano d’aiuto restano fermi. A raccontare questa storia è il segretario generale della Flai Sicilia, Alfio Mannino che definisce il fatto “un’assurdità”: “Mentre molte aziende agricole sui Nebrodi e le Madonie, sono ancora isolate per la neve, i mezzi dell’Esa sono fermi e i lavoratori licenziati perché la campagna di meccanizzazione non è ancora partita”.
Il sindacato- aggiunge- chiede che i trattoristi dell’Esa vengano subito impegnati, in sinergia con la protezione civile, per fare fronte all’emergenza ed evitare che i danni per le aziende e le comunità diventino ancora più rilevanti”.
Intanto Coldiretti ha fatto la conta dei danni. “Carciofi e altri ortaggi distrutti, aziende isolate, animali senza pascolo, muri di contenimento e arterie viarie interne devastati”. È questo il bilancio regionale del maltempo secondo la Coldiretti siciliana.
Si temono milioni di euro di perdite per gli agricoltori. “In tutte le zone di montagna come Cammarata (Ag) – prosegue l’organizzazione – è difficile raggiungere le imprese zootecniche per via delle neve e non è possibile né alimentare gli animali né ritirare il latte. Stessa situazione sulle Madonie e sui Nebrodi, in particolare nella zona di Montalbano Elicona ma in generale in tutte le aree interne. Nel catanese molti ettari di ortaggi sono stati distrutti dal gelo così come nella fascia ionica del messinese”.
La Coldiretti sottolinea che “nell’agrigentino, in tutta la fascia di Canicattì dove si produce uva da tavola, serre e tendoni sono stati abbattuti con danni enormi. Anche gli agrumi gelati mettono a rischio le aziende agricole della zona etnea con danni che potranno essere quantificati tra qualche giorno ma che già appaiono preoccupanti”.