Verificare lo stato di avanzamento dei progetti finanziati dalla Regione con risorse del Po Fesr Sicilia 2014 -2020 è l’obiettivo dell’indagine che Confindustria Catania ha avviato tra le imprese della provincia etnea associate al sistema.
“Il monitoraggio – spiega il presidente di Confindustria Catania Antonello Biriaco – prende le mosse dalle criticità segnalate da alcune imprese del territorio utilmente inserite nelle graduatorie relative ai bandi emanati nell’ambito della programmazione europea in corso, ma alle quali non è stato ancora erogato il contributo spettante. Il tutto, anche a fronte di progetti già avviati che non possono usufruire della prevista quota di anticipazione”.
Si tratta per lo più dei bandi riconducibili all’ Asse 1, destinato al rafforzamento della ricerca, dello sviluppo tecnologico e dell’innovazione, con una dotazione di oltre 428 mln di euro e dell’Asse 3, che mira alla promozione della competitività delle piccole e medie imprese con una dotazione di circa 523 milioni di euro.
“Siamo di fronte ad obiettivi tematici fondamentali per il rafforzamento del tessuto industriale catanese – aggiunge il presidente di Confindustria Catania Biriaco – . Incombe il timore che le imprese beneficiarie dei finanziamenti possano, loro malgrado, rinunciare agli investimenti programmati sul territorio. Oggi più che mai occorre intervenire sull’economia reale con una politica espansiva che possa dare impulso alla ripresa degli investimenti e alla trasformazione tecnologica utili alla crescita dimensionale delle imprese manifatturiere”. Da più parti, ormai, arrivano segnalazioni di ritardi da parte della Regione sull’erogazione delle risorse. Ritardi che stanno mettendo le imprese in difficoltà visti gli anticipi già fatti e gli impegni con le banche. Grzie al monitoraggio di Confindustria Catania, seppur limitato alle imprese associate, si dovrebbe avere un quadro più chiaro della situazione.