La richiesta, documentale, è stata notificata in questi giorni a un imprenditore da parte degli uffici della Regione siciliana e riguarda pagamenti di fondi a valere sulle risorse del Po Fesr, ovvero Fondi Ue.
“Al di là delle polemiche, oltre le frasi ad effetto, credo sia necessario analizzare i motivi del fallimento del PO FESR 14/20 e delle attività “in house” – scrive Francesco Paolo Trapani -. Si tratta di una richiesta totalmente inutile, non prevista dalla norma e ridondante. Come se non fosse possibile agevolare un piano di investimenti che prevede mesi senza spese…fattispecie assolutamente ordinaria in piani di investimento di piccola dimensione”.
Le domande sorgono spontanee soprattutto in questo caso trattandosi di Fondi Ue e dunque di linfa vitale per il nostro sistema produttivo: “Perché questa richiesta ? Perché sono cattivi? Pigri? Nemici della “contentezza”? Niente di tutto questo. Sono semplicemente inesperti e mal supportati: senza una robusta area legale a supporto, senza una preventiva analisi delle procedure. Ed il povero funzionario annaspa sepolto dalle carte che si autogenerano creando un mostro capace solo di ritardare ulteriormente la spesa. E’ arrivato il momento di ragionare su un piano di efficientamento della macchina amministrativa. Per il bene di tutti. Per Keynes, per Shumpeter e pure per il consenso”.