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Durante la vita lavorativa, soprattutto da giovani, tendiamo a preoccuparci troppo poco della pensione. Magari ci sembra qualcosa di ancora troppo lontano a cui pensare e, quindi, non rientra tra le nostre priorità. In realtà la questione dovrebbe essere affrontata sin dalle prime esperienze di lavoro perché ogni scelta saggia che faremo oggi si tradurrà in un beneficio domani.
Perché parlare di un fondo pensione?
A tale proposito vorremmo introdurre l’argomento del fondo pensione, la soluzione con la quale sempre più persone ne valutano l’adesione per affiancarlo al versamento dei contributi previdenziali previsto dalla legge. Abbiamo preso spunto da questo interessante approfondimento che ti invitiamo a leggere per comprendere meglio la questione: https://www.moneyfarm.com/it/fondo-pensione/.
I motivi per cui sempre più persone rivolgono la propria attenzione ai fondi pensione sono per lo meno tre: l’età media di primo impiego che avanza, l’invecchiamento progressivo della popolazione italiana e l’aumento dell’aspettativa di vita. Queste tre ragioni sono anche quelle che hanno comportato la crisi del sistema pensionistico pubblico, di fatto oberato dall’aumento delle pensioni da pagare e dalla diminuzione delle persone in forza lavoro che alimentano le casse previdenziali.
La garanzia di una vita serena quando smetterai di lavorare
Quindi i lavoratori ed i risparmiatori più attenti hanno compreso l’importanza di mettere da parte piccole somme che, al raggiungimento dell’età di pensione, garantiranno una vita più serena e che si aggiungeranno alle somme elargite dal sistema pensionistico pubblico. Il fondo pensione, pertanto, è uno strumento di tutela aggiuntiva che integra la tua pensione pubblica di cui tutti avranno diritto in base ai contributi versati durante gli anni di lavoro.
Come funziona il fondo pensione?
Il fondo pensione è uno strumento di accantonamento della pensione complementare, ovvero integrativa a quella tradizionale. L’adesione al fondo pensione prevede l’accantonamento periodico di una certa somma che il lavoratore riscatterà al termine della sua carriera professionale, quando sarà più in avanti con gli anni.
La somma accantonata viene erogata su base mensile proprio come avviene con la pensione tradizionale per cui l’unica differenza tra il fondo pensione privato e quello pubblico è l’organizzazione che accantona il denaro e che lo restituirà in futuro.
La somma che il risparmiatore riceve quando andrà in pensione dipende dal periodo di tempo durante il quale sono stati accantonati i risparmi, dall’importo che ha deciso di versare, dai rendimenti ottenuti con investimenti finanziari sul mercato e, ovviamente, dai costi sostenuti durante la partecipazione al fondo pensione.
Inoltre la somma maturata con un fondo pensione viene erogata mensilmente in forma di rendita ma tiene conto dell’aspettativa di vita attesa e da quanto previsto dagli accordi che il risparmiatore prende con l’istituto privato a cui deciderà di fare riferimento.
Altre informazioni utili per aderire ad un fondo pensione
Cosa potrebbe accadere se l’investitore o il partner dovesse fallire? I fondi pensione sono patrimoni separati da quelli dell’impresa che li amministra. Per tali ragioni non verranno utilizzati per soddisfare i creditori in caso dovesse verificarsi un fallimento.
Inoltre ogni anno il risparmiatore potrò dedurre i contributi versati fino a 5164,57 euro e, quindi, ridurre la base imponibile Irpef. Non rientrano in queste deduzioni le quote del TFR. Ad ogni modo i rendimenti generati da questo investimento sono tassati al 20%.
Infine è importante sapere che è sempre possibile calcolare il piano di pensione integrativa scegliendo autonomamente quanto versare e quale livello di rischio di investimento è più vicino alle proprie esigenze.
Quindi parlando con un consulente potrai ottenere uno scenario ipotetico dell’investimento a cui avrai accesso considerando l’ammontare periodico dei versamenti, l’inizio dell’accantonamento e la possibile età in cui potrai andare in pensione in base alla tua situazione lavorativa.