Nel suggestivo scenario dell’ex Convento San Francesco di Sciacca, la cooperativa La Madre Terra ha organizzato ieri pomeriggio un evento significativo. L’incontro, intitolato “Biodiversità e Mutamenti Climatici”, è stato un momento di riflessione sulle sfide ambientali e sul proprio futuro. Il giornalista Massimo D’Antoni, ha moderato gli interventi degli ospiti, figure istituzionali e accademiche, che hanno spiegato l’importanza dell’innovazione sostenibile per affrontare le sfide ambientali e valorizzare la biodiversità.
Riscatto sociale e innovazione agricola in Sicilia
La Cooperativa La Madre Terra, fondata nel 1944 grazie alla legge Gullo-Segni che destinò alle cooperative i terreni incolti dei latifondisti, è un esempio virtuoso di riscatto sociale e agricolo. Dai sacrifici di sindacalisti come Accursio Miraglia, fino alla tenacia dei contadini che trasformarono terre desolate in rigogliosi uliveti, la cooperativa ha contribuito non solo significativamente alla crescita economica locale ma anche alla salvaguardia di un patrimonio culturale unico.
Oggi, la cooperativa conta circa 300 soci e coltiva 1.200 ettari di uliveti nella rinomata zona DOP Val di Mazara, famosa per l’olio extravergine di oliva di altissima qualità. Le cultivar autoctone, come Cerasuola, Biancolilla e Nocellara del Belice, conferiscono al prodotto un’identità unica, radicata nel territorio, con note aromatiche che spaziano dal fruttato al leggermente piccante e un profilo organolettico ineguagliabile.
Come la cooperativa La Madre Terra affronta i cambiamenti climatici
Durante il convegno, il presidente della cooperativa, Roberto Butera, ha sottolineato l’importanza di una produzione sostenibile per mitigare gli effetti dei mutamenti climatici. Grazie all’adozione di tecniche agronomiche a basso impatto ambientale, la cooperativa mira a preservare la fertilità del suolo, ridurre l’uso di fertilizzanti chimici e garantire la biodiversità, assicurando elevati standard qualitativi. La valorizzazione delle varietà autoctone è una delle principali strategie per assicurare una produzione agricola più resiliente e adattabile.
L’olio extravergine di oliva siciliano prodotto da La Madre Terra, è ricco di vitamine E e K, antiossidanti naturali che combattono i radicali liberi, e di grassi monoinsaturi essenziali per il benessere cardiovascolare. Il suo sapore fruttato e la consistenza vellutata ne fanno un alimento prezioso sia dal punto di vista nutrizionale che culinario.
L’intervento del Prof. Maurizio Servili: la scienza al servizio della qualità
Uno dei momenti centrali del convegno è stato l’intervento del professor Maurizio Servili, docente dell’Università di Perugia, e rinomato esperto nel settore oleario. Servili ha esposto le più recenti innovazioni tecnologiche e spiegato come i polifenoli, composti fenolici naturali, siano fondamentali per la qualità dell’olio extravergine. Questi composti non solo migliorano le proprietà dell’olio, ma apportano anche benefici per la salute, abbassando i valori di colesterolo e lo stress ossidativo.
Il professor Servili ha evidenziato l’importanza delle temperature di lavorazione delle olive per preservare i polifenoli, poiché temperature troppo elevate possono causare la degradazione di questi composti, compromettendone sia le proprietà salutistiche che organolettiche. Le nuove tecnologie, come i sistemi di gramolatura che riducono la temperatura di lavorazione delle olive di circa 7°C, permettono di preservare i polifenoli e sono un elemento distintivo della lavorazione olivicola italiana.
Olivicoltura resiliente: sfide e opportunità in Sicilia
“Il nostro clima rappresenta una sfida, ma anche una risorsa” – ha detto Tiziano Caruso insegnante all’Università di Palermo – “Dobbiamo adattare le pratiche agricole per potenziare la resilienza delle coltivazioni attraverso l’introduzione di nuove varietà di olivo, dalla modifica dei sesti d’impianto e dall’adozione di tecniche di precisione che riducano gli sprechi idrici e massimizzino l’efficienza produttiva.” Ha inoltre sottolineato l’importanza di collaborare con paesi del Nord Africa, che affrontano sfide climatiche simili, per condividere strategie e soluzioni innovative.
Un modello di sostenibilità economica e sociale
Il presidente nazionale di Legacoop Agroalimentare e Pesca, Cristian Maretti, si è soffermato sull’importanza del modello cooperativo come risposta resiliente all’emergenza climatica, sottolineando che “Realtà come La Madre Terra dimostrano come sia possibile integrare tradizione, innovazione e rispetto per l’ambiente”. Infatti, all’interno della cooperativa saccense è stato organizzato uno spazio dedicato alla promozione culturale e alla valorizzazione dell’olio extravergine di oliva, chiamato “La Casa dell’Olio”, che rappresenta un modello virtuoso di integrazione tra economia e territorio.
Formazione e innovazione agricola in Sicilia: pilastro del futuro
Un tema trasversale del convegno è stato quello della formazione come pilastro essenziale per garantire un’agricoltura sostenibile e innovativa. A tal proposito, Giuseppe Di Miceli, docente dell’Università di Palermo, oltre a ribadire come i cambiamenti climatici influiscano sulla vita dell’ecosistema e sulla biodiversità, ha sottolineato l’importanza di una formazione specialistica per creare una nuova generazione di agricoltori in grado di affrontare le sfide future.
Questa visione è stata condivisa anche dal professor Giacomo Danile, che ha partecipato con gli alunni della classe serale dell’Istituto Amato Vetrano, dell’indirizzo Agraria. “Il convegno è stato estremamente interessante e altamente formativo per i nostri alunni, che si impegnano ogni giorno tra formazione, lavoro e famiglia – ha affermato Danile – Eravamo presenti tutti, anche gli studenti del corso serale dell’Alberghiero, in quanto la tematica è trasversale e li riguarda direttamente. La nostra missione è formare e preparare professionisti pronti ad essere inseriti positivamente nei settori agrario, agroalimentare e agroindustriale.”
Conclusione: Uno Sguardo al Futuro
Il convegno si è concluso con un momento conviviale, durante il quale i partecipanti hanno potuto socializzare e gustare i sapori tipici della tradizione siciliana, accompagnati dall’eccellenza dell’olio extravergine prodotto dalla coop. La Madre Terra. Non è stata solo un’occasione per riflettere sulle sfide del cambiamento climatico, ma anche un invito a guardare al futuro con ottimismo, promuovendo un’agricoltura capace di unire scienza, innovazione e rispetto per l’ambiente.
Brigida Raso
foto per gentile concessione di Giacomo Danile