L’enoturismo italiano si arricchisce di un’innovativa esperienza digitale grazie alla collaborazione tra Terra Costantino e Loquis, la prima piattaforma italiana di travel podcast. Il progetto, presentato ufficialmente durante un esclusivo press tour nella storica cantina etnea, introduce un modo nuovo e coinvolgente di scoprire il mondo del vino attraverso la narrazione audio.
La cantina Terra Costantino, situata sulle pendici meridionali dell’Etna, ha lanciato il suo nuovo podcast in collaborazione con Loquis. Grazie alla tecnologia audio geolocalizzata, i visitatori potranno vivere un’esperienza immersiva tra le tradizioni vinicole e il suggestivo paesaggio vulcanico. L’iniziativa si inserisce all’interno del progetto “Open Winery”, il format innovativo di Loquis che offre visite autonome e approfondite nelle cantine d’eccellenza.
Fabio Costantino, proprietario di Terra Costantino, ha evidenziato l’importanza di investire in soluzioni digitali per rendere l’esperienza in cantina più dinamica e accessibile: “Il nostro obiettivo è coniugare l’autenticità dell’accoglienza con il supporto della tecnologia, diversificando le opportunità di accesso alla conoscenza del nostro lavoro e dei nostri vini”.
Secondo gli ultimi dati, il settore enoturistico ha registrato una crescita del 7-10% nell’ultimo anno, con oltre 16,5 milioni di visitatori nelle cantine italiane. Si stima un ulteriore incremento del 9% entro il 2025, segno che il turismo legato al vino è sempre più strategico per l’ospitalità italiana.
Bruno Pellegrini, AD di Loquis, ha sottolineato come il podcasting rappresenti un valore aggiunto per il settore: “Oggi i turisti cercano esperienze autentiche. Con Loquis Open Winery vogliamo trasformare la visita in cantina in un’esperienza immersiva, offrendo contenuti curati e coinvolgenti accessibili in qualsiasi momento”.
Il podcast di Terra Costantino accompagna gli ascoltatori in un viaggio alla scoperta della tradizione vinicola dell’Etna. Dalla storica struttura del Palmento del ‘700 e il vino Rasola, fino alla moderna cantina ipogea, esempio di architettura sostenibile, il racconto esplora l’influenza del suolo lavico e del clima sui vini, le pratiche di viticoltura biologica e la conservazione del territorio. Un approfondimento sulle varietà autoctone e le referenze della cantina offre infine una panoramica sulle caratteristiche uniche dei vini di Terra Costantino.
L’iniziativa segna anche il debutto ufficiale del progetto Open Winery, ideato da Loquis in collaborazione con Silvia Ghirelli, esperta di turismo enogastronomico. L’obiettivo è quello di valorizzare il patrimonio vitivinicolo italiano e offrire ai visitatori un’esperienza autonoma e approfondita.
“Progettare esperienze innovative è fondamentale per attrarre e fidelizzare i visitatori”, ha dichiarato Ghirelli. “Open Winery si rivolge a un pubblico esperto, alla ricerca di un’offerta originale e di qualità, raccontata attraverso le voci autentiche di chi lavora nelle cantine”.
Cristian Iovino, Direttore Commerciale di Loquis, ha aggiunto: “Le cantine possono ora valorizzare la loro storia in modo più efficace, creando un legame autentico con il proprio pubblico attraverso il linguaggio dell’audio”.
Grazie a questa sinergia tra tradizione e innovazione, il progetto si propone di rendere il vino non solo un piacere da degustare, ma anche una storia da ascoltare e vivere.