L’olio d’oliva, uno dei pilastri dell’agricoltura siciliana, sta affrontando sfide senza precedenti, tra cui il cambiamento climatico e la crescente competitività globale. Durante la 14esima edizione de L’isola del Tesolio, il convegno organizzato dal Cofiol (Consorzio filiera olivicolo), si è dibattuto ampiamente su come l’innovazione, la ricerca e la sperimentazione possano contribuire a plasmare un futuro sostenibile per questa importante industria, mantenendo nel contempo vivo il rispetto per la tradizione.
L’evento ha attirato un pubblico di spicco, tra cui l’assessore dell’Agricoltura, dello Sviluppo rurale e della Pesca Mediterranea, Luca Sammartino, l’imprenditore oleario Manfredi Barbera, il docente dell’Università di Perugia Maurizio Servili, Francesco Tabano, Presidente di Federolio, Felice Mattia, rappresentante di ICQRF (Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari), Massimiliano Cattozzi, responsabile della direzione Agribusiness Intesa Sanpaolo, e Tiziano Caruso, docente all’Università di Palermo.
In un momento culminante dell’evento, sono stati consegnati i riconoscimenti del Premio Selezione Speciale Barbera, che ha celebrato le eccellenze della filiera olearia in varie categorie.
Manfredi Barbera, imprenditore oleario di rilievo, ha sollevato una delle sfide più urgenti: il cambiamento climatico. Ha evidenziato che il caldo eccessivo che si è protratto dall’inizio dell’anno precedente ha causato la bruciatura della fioritura delle olive, determinando una diminuzione della produzione di oltre il cinquanta per cento rispetto alla norma. Questo ha già fatto lievitare notevolmente i prezzi dell’olio, portando il settore a temere ulteriori aumenti nei prossimi mesi. Questa situazione potrebbe compromettere il consumo di olio d’oliva, spingendo i consumatori verso alternative a base di oli di semi. Inoltre, Barbera ha sottolineato l’importanza di investire in moderni impianti di oliveto sostenibile per affrontare le sfide future e rimanere competitivi sul mercato.
Luca Sammartino, assessore regionale all’Agricoltura, ha elogiato il settore olivicolo siciliano per la sua capacità di mantenere il ciclo produttivo e conquistare i mercati nazionali e internazionali grazie alla straordinaria qualità dell’olio siciliano. Ha annunciato che la Regione sta investendo nella filiera produttiva, con particolare attenzione alla meccanizzazione e all’innovazione, al fine di renderla più sostenibile e competitiva. Inoltre, ha sottolineato l’importanza di stabilire un prezzo che garantisca agli agricoltori e ai trasformatori un adeguato profitto, assicurando così la redditività dell’intero settore.
Il professor Tiziano Caruso ha discusso delle sfide legate alla produzione di olio in Sicilia. Nonostante una diminuzione del 30% nella produzione di olive nel 2023, la maggiore resa in olio ha compensato questa perdita. Caruso ha evidenziato l’importanza delle tre principali varietà di olive in Sicilia: cerasuola, nocellara del Belice e Biancolilla, con la cerasuola che presenta la resa in olio più elevata. Ha inoltre sottolineato la necessità di rinnovare gli impianti olivicoli, riducendo l’impatto ambientale attraverso pratiche agricole biologiche che preservino la biodiversità.
Massimiliano Cattozzi, Responsabile della Direzione Agribusiness Intesa Sanpaolo, ha concluso il convegno sottolineando l’importanza dell’innovazione, della ricerca e della sperimentazione nel settore olivicolo. Ha evidenziato l’approccio di Intesa Sanpaolo nell’appoggiare il comparto olivicolo e altri settori agroalimentari attraverso programmi dedicati, l’accesso al PNRR, l’internazionalizzazione e il supporto ai giovani imprenditori.
In conclusione, il settore olivicolo siciliano sta affrontando sfide significative, ma il convegno de L’isola del Tesolio ha evidenziato il ruolo cruciale dell’innovazione, della sostenibilità e della ricerca per superarle con successo. La collaborazione tra il settore privato, il governo regionale e le istituzioni finanziarie è fondamentale per sostenere la crescita e lo sviluppo della produzione di olio d’oliva in Sicilia e garantire un futuro prospero per questa importante filiera.