L’Unione Europea, con il Regolamento (UE) 2023/1115, è stata chiara: nessun prodotto legato alla deforestazione potrà più essere commercializzato nel mercato europeo. L’obiettivo è ambizioso: proteggere le foreste, combattere il cambiamento climatico e fermare un processo che, dal 1990, ha cancellato 420 milioni di ettari di boschi nel mondo. Una perdita che non è solo […]
Ancora 10 giorni di attesa e poi la legge di riforma delle Aree industriali dovrebbe approdare all’Ars per il voto finale. Un passaggio estremamente atteso dalle imprese che oggi è stato annunciato dall’assessore regionale delle Attività produttive, Mimmo Turano, nel corso dell’incontro organizzato da Confindustria Sicilia. “Siamo consapevoli – ha detto il presidente degli industriali, Alessandro Albanese – che mai come in questo momento sia necessario fare sistema, nella convinzione che soltanto tutti insieme si possa superare l’attuale crisi. E quello di oggi è un incontro fondamentale per il mondo delle imprese”.
Occasione colta dagli industriali che hanno messo sul tavolo le questioni più critiche: dalla gestione assolutamente deficitaria dell’Irsap alle misure destinate all’internazionalizzazione e stravolte dallo stop determinato dalla pandemia; dalla totale incertezza dei tempi delle autorizzazioni agli ultimi scampoli dell’attuale programmazione comunitaria e ai piani per la prossima; da un non più rinviabile rafforzamento amministrativo degli uffici regionali al tanto atteso decollo delle Zes.
“La legge di riforma dell’Irsap – ha spiegato Turano – ha già visto l’approvazione in Commissione di 12 articoli su 13. Siamo alle battute finali di un percorso non semplice ma che finalmente permetterà di rilanciare le aree industriali siciliane superando le criticità che in questi anni hanno depauperato le casse delle vecchie Asi e bloccato gli investimenti delle imprese. Il nostro obiettivo è quello di rendere le aree davvero attrattive ed è anche per questo che abbiamo scelto di inserirle nel perimetro delle Zes”.
“La riforma dell’Irsap – ha ribadito Albanese – è assolutamente necessaria per garantire la vivibilità alle imprese già esistenti e al tempo stesso per rendere questa regione attrattiva. Occorre avere chiaro che se riparte la produzione riparte la Sicilia. E questo è quello che vogliamo”.