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Tra settembre e dicembre 2016 il programma Italia Startup Visa – lanciato nel giugno del 2014 per semplificare la procedura di erogazione del visto per lavoro autonomo a favore dei talenti non UE che propongono di avviare una startup innovativa in Italia – ha fatto registrare 29 nuove candidature. Seppur in lieve diminuzione tendenziale rispetto alle 37 pervenute nel quadrimestre precedente, anche questo periodo conferma la svolta espansiva del 2016, che con le sue 99 candidature totali supera significativamente la somma complessiva, pari a 62, fatta registrare nei 18 mesi precedenti.
I 161 candidati al programma provengono da 32 Paesi diversi. Tra questi figurano tre new entry: Malesia, Turchia e Taiwan. La Russia, con 41 candidature, conferma la posizione di Paese più rappresentato; seguono Cina (20, di cui ben 18 nel 2016), Stati Uniti e Pakistan (17) e Ucraina (15). Il 71% dei candidati è uomo e l’83,5% è laureato, tipicamente in ingegneria (27 casi). L’età media è di 35,6 anni; il proponente più giovane aveva 20 anni, il più anziano 65.
In 32 casi le candidature per il visto startup sono state presentate da team imprenditoriali, per un coinvolgimento complessivo di 83 persone; tutte le altre proposte sono pervenute individualmente. Di queste, 19 hanno riguardato un’aggregazione in funzione imprenditoriale e di investimento a startup innovative già costituite.
La meta preferita da detentori di visto startup è la Lombardia: dei 39 che vi si sono stabiliti, 23 hanno scelto Milano. Altre regioni con una significativa concentrazione di detentori del visto startup sono Lazio (11, tutti a Roma), Piemonte (11) e Veneto (10).