L’era degli eventi a cui è possibile partecipare con il proprio avatar è definitivamente cominciata: grazie anche alla rivoluzione targata 5G ha preso corpo una nuova fase del sistema di comunicazione globale in cui, già da oggi, è possibile presentare un evento, intervenire in tempo reale o assistervi direttamente con il proprio alter ego completamente virtuale, identico in ogni dettaglio al soggetto reale e in grado di muoversi e parlare.
Secondo quanto indicato da Visual Capitalist la business unit del 5G avrà una crescita poderosa nei prossimi anni: il mercato globale raggiungerà, infatti, i 668 miliardi di dollari di fatturato entro il 2026 con un tasso di crescita annuale composto del 122% nei prossimi 5 anni. Si parla, quindi, di un futuro sempre più “5G centered” e, stando ad uno studio di Verizon Media, riportato da Digiday, tutto questo impatterà significativamente sul mercato degli eventi live.
Dopo aver coinvolto nel sondaggio 2.000 adulti nel Regno Unito, il 75% degli individui ha infatti ammesso di esser interessato a partecipare all’alternativa digitale di eventi appartenenti a svariate categorie come corsi di cucina, sfilate di moda, nuove uscite cinematografiche e manifestazioni sportive. In un’altra ricerca di mercato il 35% degli adulti intervistati afferma di essere propenso a partecipare alle manifestazioni anche in versione digitale per socializzare con amici e famigliari, e il proprio avatar diventa il primo abilitatore di queste nuove esperienze. Ulteriore conferma viene da un approfondimento della BBC, in cui viene concentrata l’attenzione sui concerti musicali, in cui i singoli appassionati partecipano sotto forma di avatar mentre la loro band suona all’interno di una dimensione altrettanto virtuale.
Esempio che ha recentemente creato molto hype in questa direzione viene da Travis Scott che ha tenuto un “virtual concert” chiamato “Astronomical” all’interno della piattaforma Fortnite: i giocatori o gemelli digitali che hanno preso parte all’evento sono stati poco più di 12 milioni e avevano la possibilità di saltare, ballare e teletrasportarsi su Fortnite mentre Scott eseguiva la sua performance. Dagli eventi phygital ai meeting virtuali il passo è breve: la dinamica è la medesima delle manifestazioni con la “dislocazione” della copia virtuale rispetto all’effettiva presenza fisica del manager, del datore di lavoro o del singolo dipendente che in questo modo può partecipare alle riunioni di lavoro ovunque senza doversi spostare fisicamente. In questa corsa globale verso il futuro degli eventi l’Italia non resta a guardare grazie anche ad IGOODI, la prima Avatar Factory made in Italy creata da Billy Berlusconi, che dopo aver realizzato a dicembre scorso la prima sfilata fashion interpretata da avatar di persone reali per la rivista Grazia, ha bissato nei primi mesi di quest’anno con una conferenza live di TEDx Genova nella quale i diversi speakers hanno condotto in real time i loro interventi attraverso il proprio avatar IGOODI.
“Collaborare con un’organizzazione come TEDX Genova ci onora e conferisce ulteriore stabilità, credibilità e forza alla nostra company – afferma Billy Berlusconi, CEO di IGOODI – Siamo impegnati nell’offrire al mercato B2B avatar di alta qualità che possano essere utilizzati per scopi professionali e siamo orgogliosi che filosofi, poeti, naturalisti ed imprenditori abbiano abbracciato l’esperienza del «digital twin by IGOODI» per trasmettere al pubblico presente i propri contributi di conoscenza”. Sempre a proposito di eventi live virtuali, Music News descrive l’iniziativa di Wave che ha organizzato una serie di concerti, denominata “One Wave”, a cui hanno preso parte diverse star come John Legend.
Quest’ultimo si è esibito sotto forma di avatar digitale e ciò è stato possibile grazie alla tecnologia della nota piattaforma californiana, utilizzata per creare le performance dell’artista in motion capture e trasformarlo in un personaggio 100% digitale all’interno di un contesto interamente virtuale. Un ulteriore esempio di evento “totally digital” è stato fornito dalla CNN: l’Indian Institute of Technology di Bombay ha organizzato, infatti, una cerimonia grazie alla quale 2.000 studenti, sotto forma di avatar digitali, hanno potuto prendere parte alla loro cerimonia di premiazione scolastica e ricevere, quindi il diploma in “presenza”. Infine, come già accennato in precedenza, è importante ricordare anche i meeting, in quanto eventi di natura strettamente lavorativa e professionale: Businesscloud riporta un approfondimento arricchito dalle dichiarazioni di Andrew Hawken, fondatore e CEO della technology company Mesmerise, secondo cui la realtà virtuale e gli avatar saranno il volto di riunioni e conferenze in un mondo post-COVID. La tecnologia della nota azienda di Manchester crea esperienze digitali su misura per le aziende, concentrandosi su “incontri” come, appunto, conferenze, eventi o semplici riunioni aziendali. Invece di utilizzare Zoom o Teams, ai partecipanti vengono forniti degli auricolari in modo tale che possano incarnare avatar o gemelli digitali e, di conseguenza, interagire con gli altri.