L’Unione Europea, con il Regolamento (UE) 2023/1115, è stata chiara: nessun prodotto legato alla deforestazione potrà più essere commercializzato nel mercato europeo. L’obiettivo è ambizioso: proteggere le foreste, combattere il cambiamento climatico e fermare un processo che, dal 1990, ha cancellato 420 milioni di ettari di boschi nel mondo. Una perdita che non è solo […]
Due nuovi raid da parte della mafia dei pascoli sono stati denunciati ai carabinieri dalle sorelle Anna, Ina e Irene Napoli, ai danni della loro azienda agricola di Mezzojuso. La notizia è stata pubblicata stamane da alcuni organi di stampa. “Il 26 e il 28 dicembre abbiamo subito le ennesime invasioni da parte di mandrie di vacche – racconta Irene Napoli – come documentano le immagini riprese dalle telecamere piazzate sul confine con l’istituto zootecnico”.
Le sorelle Napoli sono al centro di una vicenda mediatico giudiziaria di cui si è più volte occupata la trasmissione televisiva “Non è l’arena” di Massimo Giletti su La7 e che ha portato allo scioglimento del Comune di Mezzojuso, deciso dal consiglio dei ministri in seguito all’ispezione sollecitata dal prefetto di Palermo Antonella De Miro.
Nei giorni scorsi anche il ministro per il Mezzogiorno Giuseppe Provenzano aveva voluto manifestare la propria solidarietà alle sorelle Napoli, con una visita alla loro azienda. Intanto, al tribunale di Termini Imerese è in corso il processo a tre accusati di aver organizzato una serie di raid nelle terre delle tre donne. Tra gli imputati spicca il nome di Simone La Barbera, figlio di Don Cola, storico capomafia legato a Bernardo Provenzano.