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Stati Uniti e Unione Europea uniscono le forze per regolamentare l’uso dei social media tra i giovani.
Meta sotto accusa: dipendenza e salute mentale
Meta, proprietaria di Facebook e Instagram, è coinvolta in un’importante battaglia legale negli Stati Uniti. Oltre 40 stati, guidati da California e New York, hanno intentato cause legali contro la società, accusandola di promuovere piattaforme che creano dipendenza tra i giovani, con effetti negativi sulla loro salute mentale. Le accuse riguardano l’uso di algoritmi studiati per mantenere gli utenti, in particolare adolescenti, collegati per tempi prolungati, portando a disturbi come ansia e depressione.
Il verdetto del tribunale: Meta deve rispondere
Il 10 ottobre 2024, un giudice federale ha respinto il tentativo di Meta di archiviare le cause, consentendo alle accuse di proseguire. “Meta deve essere ritenuta responsabile per i danni inflitti ai giovani”, ha dichiarato il procuratore generale della California, Rob Bonta. I querelanti chiedono risarcimenti economici e un’ordinanza per fermare le pratiche dannose di Meta, accusata di ignorare gli avvertimenti sui pericoli della dipendenza.
Le difese di Meta: nuove misure per tutelare i giovani
Meta ha risposto introducendo strumenti come i “Teen Accounts” su Instagram e funzioni di monitoraggio del tempo, affermando di essere impegnata nella sicurezza online dei giovani. Tuttavia, queste iniziative non sono riuscite a frenare l’ondata di critiche. “Abbiamo sviluppato strumenti per supportare i genitori e migliorare l’esperienza digitale dei ragazzi”, ha dichiarato un portavoce di Meta.
L’Unione Europea e l’Italia: normative più severe
Anche in Europa, il tema è al centro del dibattito politico. L’Unione Europea, attraverso il Digital Services Act, sta cercando di regolamentare l’accesso ai contenuti pericolosi e di aumentare la trasparenza sugli algoritmi. In Italia, si sta discutendo di nuove leggi per affrontare la dipendenza da social media, con il coinvolgimento di esperti e istituzioni per tutelare la salute mentale dei giovani.
L’emergenza in Italia: dati allarmanti
Secondo un’indagine dell’Istituto Demoskopika, oltre 1,1 milioni di giovani italiani sono a rischio di dipendenza dai social media.
Il ministro della Salute Orazio Schillaci ha definito la dipendenza dai social una “nuova emergenza sanitaria”, sottolineando come disturbi legati all’uso eccessivo dei social e dei videogiochi abbiano ormai superato gli incidenti stradali come prima causa di morte tra i giovani italiani.
Anche il noto psichiatra Claudio Mencacci ha sottolineato come la pandemia e la crisi economica abbiano amplificato il disagio tra i giovani, spingendoli a rifugiarsi sempre di più nei social media, con conseguenze gravi per la loro salute mentale. Mencacci ha inoltre evidenziato che i ragazzi, disorientati e spaventati, trovano conforto nel web, alimentando ulteriormente questa dipendenza.
Le implicazioni economiche: un mercato sotto pressione
Le cause legali contro Meta non hanno solo implicazioni legali, ma anche economiche. Con normative sempre più stringenti in arrivo, Meta e altre piattaforme dovranno investire massicciamente in soluzioni per garantire la sicurezza dei giovani utenti. Secondo alcuni analisti, i costi delle sanzioni e delle nuove regolamentazioni potrebbero ammontare a miliardi di dollari, minacciando la redditività delle aziende tecnologiche in un mercato da 270 miliardi di dollari.
fonti: California DOJ – Attorney General, Devdiscourse, TechBullion, Sky TG24, Policy Maker, Demoskopika, TruLaw, California DOJ – Attorney General