E’ un vino eroico Isesi, come lo è la viticoltura di Pantelleria, isola selvaggia tra la Sicilia e l’Africa, gioiello incastonato nel Mediterraneo. Lì dove i venti soffiano intensi, dove i sentieri impervi di roccia lavica si buttano a strapiombo nel mare e dove il sole scalda rovente, le viti ad alberello di zibibbo, la cui coltivazione è patrimonio dell’Umanità Unesco, crescono riparate da muri a secco costruiti da mani sapienti.
Le viti di zibibbo, battute dal forte vento, trattengono il sale marino mentre le radici, allungate in profondità, si appropriano dei sali minerali di cui è ricco il terreno, e tutto ritorna nel calice, quasi fosse un rito magico. L’alchimia ha invece le sembianze umane degli enologi di Cantine Pellegrino che sono riusciti, con Isesi, a creare un vino figlio dell’isola, franco e autentico. La raccolta delle uve è manuale e avviene nella prima decade di settembre. Le uve vengono vinificate in riduzione con pressature soffici, per ottenere un vino equilibrato, elegante. Dodici mesi di affinamento in acciaio gli regalano un bouquet aromatico molto importante: al naso si percepiscono spiccate note di mela verde, pesca bianca, fiori di cappero e gelsomino, accompagnate da lievi sentori di fiori e salvia. Nel bicchiere si sprigiona tutta l’espressione aromatica del gelsomino, del pompelmo, di olii essenziali. Isesi è un vino intenso e di gran carattere, la sensazione è di masticare acini di uva. Si accompagna a piatti di pesce come baccalà al forno o pesce spada alla pantesca. Ad avvolgerlo un’elegante bottiglia scura, semplice ed essenziale, nera come le pietre vulcaniche dell’isola. Tre gocce d’oro impreziosiscono l’etichetta rappresentando la pregevolezza di questo vino, frutto del duro lavoro dei contadini panteschi, unici detentori di un sapere millenario tramandato di padre in figlio. Isesi è la rappresentazione più pura dell’essenza di Pantelleria.