L’Unione Europea, con il Regolamento (UE) 2023/1115, è stata chiara: nessun prodotto legato alla deforestazione potrà più essere commercializzato nel mercato europeo. L’obiettivo è ambizioso: proteggere le foreste, combattere il cambiamento climatico e fermare un processo che, dal 1990, ha cancellato 420 milioni di ettari di boschi nel mondo. Una perdita che non è solo […]
L’Unione Europea, con il Regolamento (UE) 2023/1115, è stata chiara: nessun prodotto legato alla deforestazione potrà più essere commercializzato nel mercato europeo.
L’obiettivo è ambizioso: proteggere le foreste, combattere il cambiamento climatico e fermare un processo che, dal 1990, ha cancellato 420 milioni di ettari di boschi nel mondo. Una perdita che non è solo ambientale, ma anche economica.
Cosa richiede il Regolamento (UE) 2023/1115?
L’obbligo di rispettare la normativa ricade direttamente su tutti i produttori di materie prime come olio di palma, cacao, caffè, legno, gomma, soia e loro derivati. Gli operatori dovranno:
- Certificare la provenienza sostenibile delle filiere
- Garantire la tracciabilità totale della filiera, includendo dati geolocalizzati sui terreni di produzione;
- Dimostrare di non aver contribuito alla deforestazione dopo il 31 dicembre 2020.
Il rischio per le aziende
La normativa europea non lascia spazio a interpretazioni:
- Le imprese non conformi rischiano sanzioni severe, con multe fino al 4% del fatturato annuo;
- I prodotti non tracciabili saranno esclusi dal mercato europeo, un duro colpo per chi produce o esporta verso l’UE.
La proroga e l’impatto per le imprese siciliane
Vista la difficoltà delle imprese nell’adeguarsi ai nuovi standard, il Parlamento Europeo, con 546 voti favorevoli, 97 contrari e 7 astensioni, ha prorogato l’entrata in vigore del regolamento, prevista inizialmente per la fine del 2024. Ora, il nuovo termine per conformarsi è:
- 30 dicembre 2025 per le grandi aziende;
- 30 giugno 2026 per le micro e piccole imprese.
L’entrata in vigore del regolamento avrà ripercussioni significative anche per la Sicilia, soprattutto dal punto di vista economico e organizzativo. Le aziende dovranno sostenere costi aggiuntivi per implementare sistemi di tracciabilità e ottenere certificazioni di conformità. Inoltre, è fondamentale investire in tecnologie avanzate e prestare maggiore attenzione alle dinamiche ambientali e legali nei mercati di approvvigionamento.
Questi processi richiedono investimenti significativi, che potrebbero risultare onerosi per le piccole realtà imprenditoriali. Senza un adeguato supporto da parte delle istituzioni regionali, esiste il rischio concreto che molte aziende non riescano a conformarsi entro le nuove scadenze, con conseguenti sanzioni e l’esclusione dal mercato europeo.
Cosa sta facendo la Regione Siciliana?
La Regione Siciliana, pur avendo strumenti come il Piano Forestale Regionale (PFR) 2021-2025 e il Sistema Informativo Forestale (SIF), non ha ancora messo in atto campagne di sensibilizzazione o incentivi economici per sostenere le imprese locali nell’adeguamento alle normative europee.
Certificazioni di sostenibilità: FSC e PEFC
Per dimostrare la conformità agli standard ambientali richiesti dal Regolamento (UE) 2023/1115, le imprese possono ottenere certificazioni riconosciute a livello internazionale.
Certificazione FSC (Forest Stewardship Council)
- Cosa garantisce: La provenienza dei prodotti da foreste gestite in modo responsabile, rispettando standard ambientali, sociali ed economici.
- Perché è utile: Dimostra l’impegno per la sostenibilità e facilita l’accesso a mercati che richiedono prodotti certificati.
Certificazione PEFC (Programme for the Endorsement of Forest Certification)
- Cosa garantisce: La sostenibilità nella gestione forestale e nella catena di custodia dei prodotti legnosi.
- Perché è utile: Aumenta la fiducia dei consumatori e consente alle imprese di rispondere ai requisiti legali del Regolamento (UE) 2023/1115.
Le certificazioni FSC e PEFC non sono esplicitamente richieste dal Regolamento (UE) 2023/1115, ma rappresentano strumenti chiave per dimostrare la sostenibilità delle filiere e facilitare il rispetto dei requisiti richiesti. Queste certificazioni attestano che i prodotti rispettano gli standard ambientali e sociali e possono essere utilizzate come parte delle dichiarazioni di dovuta diligenza previste dalla normativa.
Opportunità di finanziamento attuali
Al momento, non risultano bandi specifici aperti in Sicilia per sostenere l’adeguamento al Regolamento (UE) 2023/1115. Tuttavia, le imprese possono monitorare le seguenti risorse per eventuali aggiornamenti:
- Sviluppo Rurale Regione Sicilia: Piattaforma che pubblica bandi e avvisi relativi al settore agricolo e forestale. Bandi Aperti – Sviluppo Rurale Regione Sicilia
- PSR Sicilia: Programma di Sviluppo Rurale che offre finanziamenti per progetti agricoli e forestali. Bandi aperti – PSR Sicilia
Conclusione
Adeguarsi al Regolamento (UE) 2023/1115 rappresenta una sfida, ma anche un’opportunità per rendere le filiere siciliane più sostenibili e competitive. Con il supporto delle certificazioni internazionali, i finanziamenti del PNRR e una pianificazione attenta, le imprese possono trasformare questo obbligo in un’occasione di crescita.
Brigida Raso
- Link utili:
- Corsi FSC Italia sulla Catena di Custodia: FSC Italia – Formazione
- Corsi PEFC Italia su certificazione e tracciabilità: PEFC Italia – Formazione
- PEFC Italia – Come ottenere la certificazione forestale PEFC
- PEFC Italia – Uso dei marchi PEFC – Specifiche tecniche
- PEFC Italia – Servizi per la certificazione
- PEFC Italia – La certificazione per le piccole aziende
- PEFC Italia – Cerca l’etichetta PEFC
Fonti e riferimenti
- Regolamento (UE) 2023/1115: Testo ufficiale – EUR-Lex
- Certificazioni FSC e PEFC: FSC Italia, PEFC Italia
- Piano Forestale Regionale (PFR) Sicilia: Regione Siciliana
- PNRR Investimenti per imprese agricole e forestali: Regione Siciliana – PNRR
- Autorità di Bacino – Desertificazione Sicilia: Autorità di Bacino della Sicilia