L’Unione Europea, con il Regolamento (UE) 2023/1115, è stata chiara: nessun prodotto legato alla deforestazione potrà più essere commercializzato nel mercato europeo.
L’obiettivo è ambizioso: proteggere le foreste, combattere il cambiamento climatico e fermare un processo che, dal 1990, ha cancellato 420 milioni di ettari di boschi nel mondo. Una perdita che non è solo ambientale, ma anche economica.
Cosa richiede il Regolamento (UE) 2023/1115?
L’obbligo di rispettare la normativa ricade direttamente su tutti i produttori di materie prime come olio di palma, cacao, caffè, legno, gomma, soia e loro derivati. Gli operatori dovranno:
Il rischio per le aziende
La normativa europea non lascia spazio a interpretazioni:
La proroga e l’impatto per le imprese siciliane
Vista la difficoltà delle imprese nell’adeguarsi ai nuovi standard, il Parlamento Europeo, con 546 voti favorevoli, 97 contrari e 7 astensioni, ha prorogato l’entrata in vigore del regolamento, prevista inizialmente per la fine del 2024. Ora, il nuovo termine per conformarsi è:
L’entrata in vigore del regolamento avrà ripercussioni significative anche per la Sicilia, soprattutto dal punto di vista economico e organizzativo. Le aziende dovranno sostenere costi aggiuntivi per implementare sistemi di tracciabilità e ottenere certificazioni di conformità. Inoltre, è fondamentale investire in tecnologie avanzate e prestare maggiore attenzione alle dinamiche ambientali e legali nei mercati di approvvigionamento.
Questi processi richiedono investimenti significativi, che potrebbero risultare onerosi per le piccole realtà imprenditoriali. Senza un adeguato supporto da parte delle istituzioni regionali, esiste il rischio concreto che molte aziende non riescano a conformarsi entro le nuove scadenze, con conseguenti sanzioni e l’esclusione dal mercato europeo.
Cosa sta facendo la Regione Siciliana?
La Regione Siciliana, pur avendo strumenti come il Piano Forestale Regionale (PFR) 2021-2025 e il Sistema Informativo Forestale (SIF), non ha ancora messo in atto campagne di sensibilizzazione o incentivi economici per sostenere le imprese locali nell’adeguamento alle normative europee.
Certificazioni di sostenibilità: FSC e PEFC
Per dimostrare la conformità agli standard ambientali richiesti dal Regolamento (UE) 2023/1115, le imprese possono ottenere certificazioni riconosciute a livello internazionale.
Certificazione FSC (Forest Stewardship Council)
Certificazione PEFC (Programme for the Endorsement of Forest Certification)
Le certificazioni FSC e PEFC non sono esplicitamente richieste dal Regolamento (UE) 2023/1115, ma rappresentano strumenti chiave per dimostrare la sostenibilità delle filiere e facilitare il rispetto dei requisiti richiesti. Queste certificazioni attestano che i prodotti rispettano gli standard ambientali e sociali e possono essere utilizzate come parte delle dichiarazioni di dovuta diligenza previste dalla normativa.
Opportunità di finanziamento attuali
Al momento, non risultano bandi specifici aperti in Sicilia per sostenere l’adeguamento al Regolamento (UE) 2023/1115. Tuttavia, le imprese possono monitorare le seguenti risorse per eventuali aggiornamenti:
Conclusione
Adeguarsi al Regolamento (UE) 2023/1115 rappresenta una sfida, ma anche un’opportunità per rendere le filiere siciliane più sostenibili e competitive. Con il supporto delle certificazioni internazionali, i finanziamenti del PNRR e una pianificazione attenta, le imprese possono trasformare questo obbligo in un’occasione di crescita.
Brigida Raso
Fonti e riferimenti